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11 settembre 2001. Il giorno che mai dimenticherò in tutta la mia vita. Forse il primo evento incredibilmente drammatico a cui ho assistito da ‘adulta’. Il primo nella storia di cui gli uomini sono stati veri spettatori voyeristici. È incredibile accettare che sia accaduto veramente, anche oggi, 14 anni dopo.
A marzo sono stata con la mia famiglia a New York, pochissimi giorni prima che il nuovo One World Trade Center fosse inaugurato. La ferita nella città è ormai scolpita nelle due voragini che sono state le Torri Gemelle, il silenzio e il rispetto è palpabile, ma la forza dell’America si sente forte e chiara. Mi sono commossa leggendo questa frase sui tendoni che chiudono l’ultimo cantiere ancora in corso: “Hello tomorrow, we never forget what has gone before. Yet our eyes have always been on the possibilities ahead.”
God Bless America.
September 11th, 2001. I’ll never forget this day in my entire life. This was probably the first very tragic event I experienced in my ‘adult’ life. The first event in history in which men were eye witnesses. It’s quite impossible accept that this truly happened even today, 14 years later.
I was in New York City in March with my family, just few days before the opening of the new One World Trade Center. There is a scar in the heart of Manhattan where there were the Twin Towers, the silence and the respect there are real but you can feel loud and clear the strength of America too. I was touched by this billboard on the last construction site still open: “Hello tomorrow, we never forget what has gone before. Yet our eyes have always been on the possibilities ahead.”
God Bless America.