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Conoscete il kintsugi? È l’arte giapponese di riparare oggetti in ceramica rotti con l’oro. 金継ぎ significa proprio “riparare con l’oro”. Su CasaFacile trovate un bellissimo tutorial che spiega come farlo.

La tecnica nasce dall’idea che dalle imperfezioni possa emergere una forma superiore di perfezione estetica e interiore. Una concetto delicato e di una poesia estrema che solo l’animo giapponese poteva formulare: un oggetto rotto, che comunemente verrebbe buttato, diventa la materia prima per creare una preziosa opera d’arte. Questa tecnica è anche una metafora della vita: le difficoltà e le fatiche ci possono spezzare ma è con l’amore che si rimettono insieme i pezzi e si diventa più forti e più “belli” di prima. Pura poesia! Viva i giapponesi!

Tomomi Kamoshita è una ceramista giapponese che crea opere d’arte meravigliose con la tecnica del kintsugi. Tomomi realizza dei piccoli “porta bacchette” (avete in mente quelle bellissime mezze lune su cui a tavola posano le bacchette?) con piccoli frammenti di ceramica che trova sulle spiagge.
Sarà capitato anche a voi di passeggiare sulla spiaggia raccogliere dei piccoli tesori… sassi particolarmente belli, piccoli vetri smussati dal mare, legnetti, conchiglie e sì, anche piccoli pezzi di ceramica.

Tomomi Kamoshita raccoglie i frammenti di ceramica sulle spiagge giapponesi e li unisce con la pasta d’oro… che meraviglia, vero? Chissà da dove arrivano questi piccoli pezzi e come sono finiti sulla spiaggia. Erano piatti? Tazze? Saranno stati vittime dello Tsunami? O sono caduti da una nave? Qualcuno li ha solo persi o buttati?… Tutto questo non lo sapremo mai (oh, se solo questi piccoli frammenti potessero parlare, ci potrebbero raccontare storie incredibili!), ma possiamo godere e sognare con queste piccole e meravigliose creazioni.

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Avete in previsione un viaggio a New York (fortunati voi!)? Allora potete ammirarle dal vivo: le creazioni di Tomomi Kamoshita saranno esposte alla Ronin Gallery, 425 Madison Ave, nella mostra “Contemporary Talents of Japan”. (quanto mi piacerebbe vederla!) dal 23 giugno al 30 luglio 2016.

 

— ENG —

Do you know the kintsugi technique? It is the Japanese art of repairing broken pottery with lacquer dusted or mixed with powdered gold (silver, or platinum). 金 継 ぎ means “to repair with gold.” On CasaFacile you can find a nice tutorial that explains how to do it yourself.

The technique comes from the idea that from imperfections can emerge a higher form of aesthetic and interior perfection. Only the extreme Japanese poetry could create it! A broken object, which would commonly thrown away, becomes the raw material for a valuable work of art. This technique is also a metaphor for life: the difficulties and hardships can break us but love can put the pieces together again and we’ll become stronger and more “beautiful” than before. Pure poetry! I love Japan!

Tomomi Kamoshita is a Japanese ceramic artist who creates beautiful works of art with the kintsugi technique. Tomomi creates small chopsticks rests with small fragments of ceramics found on the shore.
If the broken pieces of ceramics could talk, some would tell you that they fell off a ship. Others would tell you they were swept away by a tsunami. Some might even simply have been thrown away. But rather than focus on their tragic state of being, and how they got that way, Kamoshita looks to the future; the revival. “I wanted to revive what wave have brought us,” she says. In fact, many of the shards have been polished by the waves and sand while all the while retaining their beautiful colors. 

Are you planning a trip to New York (lucky you!)? Tomomi’s ceramic pieces will be on display in the group exhibition “Contemporary Talents of Japan” from June 23 to July 30, 2016 at the Ronin Gallery, 425 Madison Ave, in New York.

Enjoy!

Photo ©Tomomi Kamoshita