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Londra è sempre stata per me un luogo famigliare, un posto dove sentirmi a casa. Fin da bambina ho passato tantissimo tempo qui. Ultimamente però è un po’ che manco da Londra e come sempre ci sarebbero mille motivi per visitarla! Ecco l’ultimo della lista: tra 15 giorni un pezzo di Londra non sarà più sottosopra.
London is always be for me a familiar place, where I can feel at home. Since I was a kid I spent there lots of time but now it’s been a while. There would be a tons of reason to visit London and this is just the last one of my list: 2 weeks till a piece of London will be no more upside down.
No, non siamo a King’s Cross, il Binario 9 e 3/4 e Harry Potter non c’entrano… Siamo al numero 20 di Blackfriars Road e questa è un’installazione dell’artista inglese Alex Chinneck: “Miner on the moon”. Ha invertito lo scenario architettonico a cui siamo abituati mettendo a testa in giù la facciata di un edificio.
No, this is not King’s Cross, no platform 9 3/4, Harry Potter is not related to this… This is the 20 di Blackfriars Road, it’s an installation by the british artist Alex Chinneck: “Miner on the moon”. Inverting the familiar architectural scenery and narrative of southwark, he turned the façade of an existing building completely upside down.
Non è la prima volta che Alex Chinneck gioca con la percezione visiva nel contesto urbano: sempre sua è “From the knees of my nose to the belly of my toes” a Margate, dove la facciata dell’edificio sembra essere scivolato via. Questi suoi interventi sono realizzati su edifici abbandonati o in disuso come una seconda pelle, con l’accordo che il tutto verrà smantellato una volta che l’edificio sarà venduto, restaurato o demolito. E così fra 15 giorni sarà la fine della casa a testa in giù di Blackfriars Road. Chi può vada a vederla prima che sparisca!
This is not the first time Alex Chinneck plays with architectural manipulation: “From the knees of my nose to the belly of my toes” is another his installation in Margate, the façade of the building seems slid down. He realizes his installation working on abandoned buildings like a second skin. Everything will be dismantle when the building would be renovate or sold or demolish. This is what will happen in 15 days in Blackfriars Road. If any of you will be in London in time, don’t miss it!
Sempre sua anche l’allestimento a Covent Garden di qualche mese fa “Take My Lightning but Don’t Steal My Thunder ” dove uno degli ingressi di Covent Garden sembrava essersi spezzato e galleggiasse nell’aria. Interventi sempre a livello architettonico che con ironia cambiano la nostra percezione del reale.
The “floating” Covent Garden market of some months ago was his installation too: “Take My Lightning but Don’t Steal My Thunder “. A piece of the Covent Garden market appeared to have broken free of its stone base, with its top half levitating in the air. He operates always with irony in the architectural world, changing our perception of the reality.
Enjoy!