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Del Gruppo Memphis non si sa solo l’anno in cui è nato, si sa la data esatta – la si dovrebbe festeggiare come un compleanno – si sa il luogo esatto e anche la musica che stavano sentendo: era la sera dell’11 dicembre 1980 e a Milano, nel soggiorno di Ettore Sottsass, suonava a ripetizione “Stuck inside of Mobile with the Memphis Blues Again” di Bob Dylan (obbligatorio ascoltarla mentre leggete il resto del post).

Un gruppo di giovani designer e architetti che stavano per fare la rivoluzione.

La prima collezione Memphis viene presentata a Milano un anno dopo, anche qui si sa la data: 19 settembre 1981 nello showroom Arc’74 in Corso Europa 2, a pochi passi dal Duomo, il cuore storico della città, il salotto dell’alta borghesia milanese e il ritrovo d’eccellenza dei paninari. Da subito fu chiaro che si trattava di un evento di rottura, un cambio di rotta per il design inteso come mezzo di comunicazione e non come espressione d’arte elitaria.

Alla prima mostra parteciparono Ettore Sottass, Martine Bedin, Andrea Branzi, Aldo Cibic, Michele De Lucchi, Michael Graves, Hans Hollein, Arata Isozaki, Shiro Kuramata, Javier Mariscal, Peter Shire, Goerge Sowden, Matteo Thun, Masanori Umeda, Marco Zanini e furono esposti 55 pezzi.

Carlton​, Ettore Sottsass, Memphis-Milano, 1981. ​Casablanca,​ Ettore Sottsass, Memphis-Milano, 1981   Courtesy Memphis srl. Foto © Aldo Ballo, Guido Cegani, Peter Ogilvie.

Big Sur​, Peter Shire, Memphis-Milano, 1986, ​Divano con struttura in legno laccato. Courtesy Memphis srl. Foto © Roberto Gennari Feslikenian

I tappeti di Nathalie Du Pasquier sono i miei preferiti in assoluto, sogno di averne uno!

Riviera,​ Nathalie Du Pasquier, Memphis-Milano, 1983, Tappeto in lana fatto a mano da artigiani nepalesi, varie misure. Courtesy Memphis srl. Foto © Studio Azzurro.

Per otto anni moltissimi creativi parteciparono al gruppo Memphis producendo arredi e oggetti, fino al 1988, quando il gruppo si scioglie.

I progetti Memphis, prodotti da Artemide fino al 1996, anno in cui il marchio è stato acquistato da Alberto Bianchi Albrici, sono ancora oggi in produzione.

Nell’89 esordisce la collezione Meta Memphis disegnata non più da designer ma da artisti che si confrontano per la prima volta con la progettazione come Alighiero Boetti, Sandro Chia, Pier Paolo Calzolari, Joseph Kosuth, Michelangelo Pistoletto…

Ingresso della Galleria Post Design in Largo Treves 5. Foto © Luca Miserocchi.

L’iconico T​awaraya Ring (​ 1981) di Masanori Umeda per Memphis-Milano negli spazi di Galleria Post Design. Courtesy Memphis | Galleria Post Design. Foto © Delfino Sisto Legnani.

La lampada ​Tahiti​ (1981) di Ettore Sottsass per Memphis-Milano negli spazi di Galleria Post Design. Courtesy Memphis | Galleria Post Design. Foto © Delfino Sisto Legnani.

Alcune opere Memphis-Milano firmate da Ettore Sottsass negli spazi di Galleria Post Design. Courtesy Memphis | Galleria Post Design. Foto © Delfino Sisto Legnani.

La Galleria Post Design, nel cuore di Brera, continua a produrre e sostenere il lavoro del gruppo Memphis. In occasione della versione digitale del Fuorisalone 2020, la galleria presenta il nuovo sito web con una sezione dedicata all’archivio e anche lo shop on-line, il posto dove davvero studiare tutti i prodotti del gruppo. Bellissima la sezione dedicata ai cataloghi e alle mostre dal 1981 ad oggi con anche tutti i poster!
Sul profilo Instagram della galleria trovate anche video interviste ai protagonisti del Gruppo Memphis!

Memphis con le sue forme, colori e pattern è diventato il simbolo dell’estetica anni ’80 e ha influenzato l’immaginario collettivo, dalla moda allo spettacolo, e ancora oggi è un importante trend tutto da studiare!

 

Foto cover Galleria Post Design. Foto © Delfino Sisto Legnani.