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Quali sono gli elementi che caratterizzano esteticamente una cucina di lusso? Cosa ci fa pensare subito che si tratti di una cucina costosa?

“In una cucina di lusso è tutto giocato sulla semplicità: più costa, meno complicata sembra.” Luke McClelland

Luke McClelland è un architetto inglese, di cucine costose nei progetti per i suoi clienti ne ha disegnate molte, ma quando è stato il momento di disegnare la sua, è riuscito a ricreare l’estetica di una cucina “di lusso” facendo i conti con un budget limitato.

Luke vive a Edimburgo in una bellissima casa “a schiera” georgiana con bellissimi pavimenti in parquet posato a lisca di pesce e soffitti decorati a stucco. All’interno di quest’ambiente in stile classico ha saputo mixare arredi moderni e vintage. La cucina a vista sulla zona pranzo è un mix perfetto tra funzionalità ed estetica, con un occhio attento al budget!

Quali sono le cucine più vendute al mondo per chi ha un budget limitato? Ikea ovviamente! Luke è partito quindi da una cucina Ikea e ha saputo “hackerarla” trasformandola in una cucina che mai direste essere di Ikea!
Ho chiesto a Luke di raccontarci come ha progettato la sua cucina e di darci qualche consiglio su come replicare quest’estetica semplice e molto scenografica.

D. Come hai trasformato la tua cucina Ikea in quella che sembra una costosa cucina su misura?

R. Ci sono cucine meravigliose, mi piace molto l’estetica di Bulthaup e Boffi, solo per citare due nomi, ma nella realtà i loro prezzi sono proibitivi per molte persone. Quando ho dovuto disegnare la mia cucina ho cercato di sfruttare i punti di forza delle cucine migliori: simmetria, semplicità, linee pulite.

D. Come hai progettato la tua cucina Ikea?

R. Abbiamo scelto struttura e ante Ikea. Per integrare la cucina con arredi che già avevamo, abbiamo scelto un doppio colore: per la parte inferiore le ante in rovere naturale Ekestad mentre per i pensili le ante nero antracite Kungsbacka.
Un plus: Ikea realizza la serie Kungsbacka in plastica riciclata ricavata da bottiglie e in legno di recupero.

[Purtroppo a novembre 2021 le ante Ekestad non sembrano essere più disponibili in Italia].

D. Dove si nascondono tutti gli elettrodomestici?

R. Tutti gli elettrodomestici sono nascosti dietro le ante di rovere che si fingono cassetti (tranne il frigorifero che è all’interno della dispensa!).

Trucco extra da copiare: nella parte inferiore della cucina le ante sembrano cassetti ma non tutte lo sono veramente! Alcune sono ante normali il cui frontale è stato ricavato unendo due frontali “da cassetto”, un escamotage estetico per renderla più piacevole e armoniosa!

D. Il piano della cucina non è Ikea. Come l’hai scelto?

R. Per la mia cucina ho scelto un top in legno di rovere naturale a doghe larghe trattato con un olio protettivo che andrà rinnovato circa una volta all’anno. Questo mi ha permesso di mantenere il legno al naturale anche all’interno di una cucina funzionale.
Per i top delle cucine si vedono spesso impiegati legni in piccoli listelli, ma per ottenere un effetto più naturale, la doga larga è più adatta.
Spesso si tende a scegliere la pietra per i piani lavoro pensando che sia più durevole, io invece tendo sempre a consigliare il legno, specie quando bisogna rispettare un budget limitato. Il legno si può rovinare certo, ma se legno massello, si può rinnovare con una semplice levigata e tornerà ogni volta come nuovo.

I pensili della cucina sono stati incorniciati da una pannellatura in cartongesso, un espediente per ricreare l’estetica “su misura”.

Ma Luke non si è fermato qui (come invece ho fatto io nella mia cucina!) e ha aggiunto un dettaglio davvero raffinato: tra il cartongesso e i pensili è stato inserito un profilo in legno, ricavato dallo scarto delle tavole usate per il piano lavoro.
Questa sottile cornice impreziosisce la cucina di un elemento sartoriale e aggiunge un tocco elegante e raffinato all’estetica.

Come hai fatto a dare l’idea di una cucina su misura?

Gli scarti di lavorazione del piano lavoro sono stati utilizzati per incorniciare i pensili e la porta in modo da aumentare la sensazione di un arredo sartoriale realizzato su misura.
Questo piccolo espediente aiuta a dare l’idea di un pezzo unico, progettato su misura, invece che un insieme di pezzi standard.

D. Come hai scelto le finiture?

R. Dopo aver inserito tanto legno e nero abbiamo scelto delle piastrelle neutre, chiare, per dare luminosità alla cucina ma anche per renderla moderna e libera dalle mode del momento. Abbiamo scelto delle semplici piastrelle bianche rettangolari ma posate in verticale, un tocco originale!

Un altro modo per “hackerare” l’estetica Ikea è inserire elementi di alta gamma: tutti gli elettrodomestici sono nascosti nelle ante della parte inferiore della cucina, ma per ciò che rimane a vista, Luke ha scelto di investire un po’ di più come per il piano cottura Bosch a induzione e il miscelatore.

D. Da dove prendi l’ispirazione per i tuoi interni?

R. Mi piace molto il design scandinavo, in particolare ammiro molto il lavoro dello studio d’architettura Norm di Copenhagen.
In particolare quando progetto una cucina mi piace molto usare materiali naturali e linee pulite per creare uno spazio che sia prima di tutto funzionale.

Progetto Luke McClelland, Foto ZAC and ZAC