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Philadelphia è la città natale di Alexander Calder (1898-1976) tra i più grandi artisti del Novecento americano.
Le sue sculture di arte cinetica sono chiamate ‘mobile’.
Philadelphia gli rende omaggio con un grande intervento urbanistico: la creazione dei Calder Gardens, 6.439 metri quadrati di parco all’interno del Benjamin Frank Parkway nel centro di Philadelphia.

Gli architetti svizzeri Herzog & de Meuron sono stati incaricati di progettare il museo all’interno del parco, un edificio di 1.643 metri quadrati su due livelli di cui la maggior parte sviluppati sotto terra.
Spazi inaspettati, percorsi tra natura e aree museali per presentare le opere di Calder in un modo totalmente nuovo.


Calder Gardens. Highway and Tall Gallery © Herzog & de Meuron. Artworks Alexander Calder © 2022 Calder Foundation, New York / Artists Rights Society (ARS), New York

Calder Gardens. Open Plan Gallery © Herzog & de Meuron. Artworks Alexander Calder © 2022 Calder Foundation, New York / Artists Rights Society (ARS), New York

Calder Gardens. Apse Gallery © Herzog & de Meuron. Artworks by Alexander Calder © 2022 Calder Foundation, New York / Artists Rights Society (ARS), New York

Il parco sarà progettato dal celebre garden designer olandese Piet Oudolf.
Un giardino dall’aspetto spontaneo come nel suo stile si svilupperà e ingloberà l’architettura di Herzog & de Meuron creando un unicum tra arte, architettura e natura.

Le opere di Calder saranno ospitate non solo nelle sale museali ma anche all’interno del parco, presenze giganti dalle linee sinuose che si integreranno con il cambiare di forme e colori del giardino durante il corso dell’anno.


Calder Gardens. Parkway Garden © Herzog & de Meuron

Calder Gardens. Sunken Garden © Herzog & de Meuron. Artworks Alexander Calder © 2022 Calder Foundation, New York / Artists Rights Society (ARS), New York

“Penso ai miei giardini come sculture viventi dove il cambiamento è costante. L’area da progettare è come una tela bianca su cui lavorare, ogni pianta ha la sua personalità da far convivere con le altre. La composizione di un giardino è variabile e cambierà nelle varie stagioni. Il progetto del parco per i Calder Gardens deve comprendere anche una funzione espositiva. Spero che le persone si prenderanno del tempo per stare in questo luogo e pensare, per vivere un’esperienza che unisce arte e natura e spero che l’emozione provata resti con loro per molto tempo perché non è tanto ciò che vedi, ma quello che provi”. Piet Oudolf

Al momento il progetto è ancora su carta ma prevedono di iniziare i lavori nel 2023 e terminarli nel giro di un anno, aprendo i Calder Gardens al pubblico nel 2024.