Locke è un brand di “aparthotel” che ha appena aperto una nuova sede a Dublino nella zona dei Docklands. Gli “aparthotel” uniscono l’indipendenza di un appartamento con le comodità di un hotel.

Beckett Locke ha appena aperto a Dublino, interni meravigliosi con soluzioni décor e una palette colori assolutamente da copiare per le nostre case. Il posto perfetto per pianificare il prossimo viaggio in Irlanda!

Conoscete la zona dei Docklands? È un bellissimo quartiere di Dublino, al di là del fiume Liffey, che negli ultimi anni ha visto un’incredibile trasformazione e riqualificazione dei “docks” della città. Una zona modernissima, un concentrato di architettura contemporanea – come il Bord Gáis Energy Theatre di Daniel Libeskind e il Samuel Beckett Bridge di Santiago Calatrava – oggi sede del quartiere finanziario di Dublino e della maggior parte delle aziende tech di cui la città è piena, tanto da essere stato soprannominato “Silicon Docks”!

Il Beckett Locke hotel si apre alla città anche con spazi di coworking, bar e ristorante.
Le stanze/appartamenti vanno dai 23 ai 53 metri quadri, attrezzati con cucina, zona giorno, zona notte e ovviamente bagno.

Disegnato dallo studio londinese AvroKO, in collaborazione con lo studio C+W O’Brien Architects di Dublino, si ispira al fascino industriale del quartiere dei Docklands per creare interni moderni e assolutamente Pinterest oriented! Acciaio, cemento, legno naturale sono scaldati da tessuti, velluti, colori mat e scintillii di ottone. Una palette coerente che unisce le stanze e le zone comuni dell’hotel.

La scelta dei velluti non è soltanto motivata dalla tendenza contemporanea ma anche un richiamo al mondo del teatro, un po’ ispirati dal nome e un po’ per la vicinanza con la 3Arena dove si tengono importanti concerti.

Siete curiosi di sapere quanto costa dormire qui? Le tariffe partono dai 110 euro per notte.

7 ispirazioni da copiare dal Becket Locke hotel di Dublino

1. Divisione e organizzazione degli spazi

Le camere sono attrezzate con angolo cucina, una piccola zona giorno e zona notte. Le varie metrature vengono scandite con arredi pensati per organizzare e dividere lo spazio. Armadiature a giorno, con vani contenitori chiusi (le ante aggiungono dettagli di colore e permettono di nascondere per tendere tutto in ordine) che lasciano passare la luce ma dividono lo spazio offrendo comodi piani d’appoggio.
Un’idea perfetta da copiare per le nostre case che si trovano a dover “porzionare” lo spazio per moltiplicarlo e rispondere così alle nuove esigenze di smartworking.

2. Colori caldi

Sono innamorata di questa palette colori caldi che offre una tavolozza di toni che vanno dai rilassanti rosa fino agli intensi terracotta e mattone con accenti energetici arancioni, che riflettono la vitalità del quartiere.

3. Piante

Le zone comuni sono letteralmente invase dal verde. Usato in fioriere per definire le aree e con allestimenti ricadenti per decorare e riempire le altezze degli spazi.

4. Testate dei letti

Sarà perché sto cercando la testata per il nostro letto, ma sono molto attenta a questo “dettaglio”. Bellissime le testate imbottite rivestite in velluto attrezzate con prese, luci e comodini integrati.

5. Quadri e illustrazioni

Le pareti sono decorate con quadri astratti o figurativi, piccoli e grandi formati. Nella zona ristorante la parete terracotta fa da sfondo alla composizione di piccoli quadri che creano atmosfera e richiamano a interni domestici e accoglienti.

6. Pareti e porte vetrate

L’hotel è stato progettato ispirandosi alla storia industriale della zona, non potevano certo mancare pareti e porte vetrate con strutture in metallo nero. Il tutto però è stato ingentilito e reso moderno da aperture ad arco.

7. Colore blu per la cucina

Le cucine blu mi sono sempre piaciute. Bellissima questa combinazione di ante blu, marmo, rubinetteria nera e dettagli ottone.

Foto Beckett Locke Dublin