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È notizia di pochi minuti fa: il Salone del Mobile è stato rimandato a giugno 2020 per l’emergenza Coronavirus.

Le nuove date ufficiali del Salone del Mobile sono 16-21 giugno 2020.

Si legge nella nota ufficiale: “Il Consiglio di Amministrazione di Federlegno Arredo Eventi si è riunito oggi in seduta straordinaria e, visto il perdurare dell’emergenza sanitaria, ha scelto di posticipare l’edizione del Salone del Mobile.Milano a giugno, dal 16 al 21.
La conferma della Manifestazione – fortemente appoggiata dal sindaco di Milano Giuseppe Sala – consente alle imprese, chiamate a un’importante prova di responsabilità, di presentare il proprio lavoro già finalizzato al pubblico internazionale che attende l’appuntamento annuale con il Salone del Mobile.Milano quale punto di riferimento della creatività e del design.”

Stiamo vivendo un’emergenza senza precedenti in tempi moderni. A meno di due mesi dall’inizio della Design Week immagino la preoccupazione di tutte le parti interessate. I dati dello scorso anno sono state 370mila presenze da 188 Paesi, inizialmente si prevedeva una flessione di -30% dovuta alle assenze asiatiche. Ora è difficilissimo prevedere cosa succederà.

Il Salone non è solo un evento, grazie alla Design Week arriva a Milano un indotto di 230 milioni. I visitatori dall’estero incidono per il 90% (dati 2019). Albergatori e affittacamere sono i primi beneficiari ma tutta la città ne trae beneficio: attività commerciali, bar, ristoranti… Si stima che cancellare il Salone avrebbe creato un danno di oltre 120 milioni di euro (fonte dei dati Corriere della Sera).

L’Italia è seconda al mondo (dopo la Russia) per numero di aziende produttrici di mobili, se ne contano 4.800 per un fatturato totale di 16 miliardi (dati Sole24Ore).

Immaginate la portata della decisione di rinviare il Salone: movimentazione di merci, trasporti, allestitori, voli aerei, alberghi, location… la Milano Design Week muove un mondo intero e attira tantissimi visitatori tra appassionati e addetti del settore.

Il Salone del Mobile rinvia la fiera, 2.200 espositori e 600 giovani designer, una scelta sicuramente sofferta e complicata ma credo che la vera difficoltà sarà quella che dovrà affrontare il Fuorisalone. Le location vengono prenotate di anno in anno, non credo sia semplice far slittare il tutto di 2 mesi.
Le location affittate per aprile saranno disponibili anche a giugno?

È la prima volta dal 1991 che il Salone del Mobile non aprirà le porte in aprile. Fino al 1990 il Salone era a settembre, lo sapevate?

16-21 giugno 2020 vorrà dire anche caldo torrido a Milano, sarà forse la prima volta che andare in fiera nell’aria condizionata sarà più allettante che girare per il Fuorisalone… sempre che ci sarà un Fuorisalone! Dopo la chiusura delle scuole Milano si svuota, quest’anno sarà un inizio estate molto molto molto particolare.

Ma c’è una cosa che sappiamo fare bene a Milano: rimboccarci le maniche e metterci al lavoro. Sarà una Milano Design Week strana, imprevedibile, ma si farà.

 

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