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È finita un’era: Ikea pochi giorni fa ha annunciato in tutto il mondo che non ci saranno più i suoi famosissimi cataloghi. Niente più cataloghi stampati e nemmeno in formato digitale.

La decisione arriva proprio dalla sede centrale svedese: “Sia per i clienti che per i collaboratori, il catalogo Ikea è una pubblicazione che fa emergere tante emozioni, ricordi e gioia. Da 70 anni è uno dei nostri prodotti più esclusivi e iconici, che ha ispirato miliardi di persone in tutto il mondo. Cambiare pagina al riguardo è stato di fatto un processo naturale da quando l’utilizzo dei media e i comportamenti dei clienti sono cambiati.” Konrad Grüss, Amministratore Delegato di Inter IKEA Systems B.V. ​

In Ikea sono dei geni della comunicazione, sono sicura avranno ottime idee per il futuro. Questo il post uscito sul profilo Instagram di Ikea UK per annunciare la fine dei cataloghi:

La velocità con cui fruiamo le immagini, cerchiamo ispirazioni e con cui le tendenze si susseguono, hanno reso obsoleto uno strumento come il catalogo che rimane uguale a se stesso per un intero anno.

Il digitale e la nostra bulimia per immagini che ci possano ispirare dettano nuove regole a cui gli strumenti tradizionali non possono rispondere prontamente.

Ikea è sempre stata proiettata al futuro, i tempi sono maturi per un grande cambiamento: per raggiungere e ispirare la maggioranza delle persone in tutto il mondo serve uno strumento diverso dal catalogo.

È cambiato non solo il nostro modo di fruire il catalogo, ma anche il comportamento d’acquisto. Basti pensare che nell’ultimo anno (complice anche una pandemia…) la vendita on-line per Ikea è cresciuta del 45% in tutto il mondo. Il sito Ikea.com ha ricevuto più di quattro miliardi di visite. 4 miliardi…

Il catalogo è sempre preceduto da una grande attesa ma dopo l’entusiasmo iniziale chi andava a riguardarlo (davvero) durante l’anno? Ormai si fa più in fretta a fare una ricerca on-line.

E on-line credo che dovremo aspettarci le novità che sicuramente arriveranno. Avete notato che negli ultimi mesi anche il sito Ikea è cambiato? Si è arricchito di tante immagini d’ispirazioni, quasi una bacheca di Pinterest.

Ikea ha lanciato anche il primo punto vendita completamente digitale: una vetrina virtuale disponibile sul sito di Ikea.it dove ci si può muovere esattamente come fossimo all’interno del negozio fisico.

Si possono fare tour virtuali a 360° e anche utilizzabile con visori di realtà virtuale. Basta poi un click per l’acquisto… sarà questo il futuro che ci aspetta?

Non presenteranno più cataloghi ma sono certa che continueranno a creare contenuti e immagini per ispirarci e aiutarci a trovare soluzioni per le nostre case, oggi ancora più importanti visto quanto tempo ci passiamo e quanto stiamo chiedendo alle nostre case. Cambierà la forma per poter raggiungere e interagire con ancora più persone quotidianamente e non più annualmente.

Sapete che con Ikea c’è un rapporto speciale, ho chiesto, ho fatto un po’ di domande e mi hanno dato qualche risposta… c’è una novità che bolle in pentola: durante l’autunno 2021, non verrà presentato nessun catalogo ma bensì un libro!
Sarà il primo anno, dopo 70 anni, in cui non verrà presentato nessun catalogo, ma la tradizione verrà celebrata con l’uscita di un libro ricco di spunti di ispirazione e consigli per arredare le nostre case.
Una bella notizia ma resta che l’amato catalogo Ikea, così come lo conosciamo oggi, non ci sarà più. E lo voglio dire: caro Mark Zuckerberg, è colpa tua.

5 fatti sul catalogo Ikea che forse non conoscete:

Nel 1951 Ingvar Kamprad, il fondatore di Ikea, realizza il primo catalogo che vede in copertina la poltrona MK (evolutasi nell’odierna Strandmon, ormai un grande classico). 68 pagine solo in svedese, stampato e distribuito in 285.000 copie solo nel sud della Svezia.

Nel 1998 viene pubblicato il primo catalogo “su internet”. Per problemi tecnici viene caricata solo la parte “ufficio”.

Nel 2000 viene lanciata la versione cartacea e digitale del catalogo Ikea.

Nel 2001 viene per la prima volta aperto l’e-commerce di Ikea, solo in Svezia e Danimarca.

Il catalogo dei record è quello del 2016: stampato e distribuito in 200 milioni di copie, in 69 diverse versioni, 32 lingue e in oltre 50 mercati.

Per 70 anni il catalogo è stato un importante strumento di marketing e comunicazione con cui Ikea è letteralmente entrata in tutte le case con una distribuzione porta a porta.

Credo di poter parlare al plurale quando dico che Ikea non solo ci ha educato allo stile nordico, ma ci ha fatto imparare ad amare la casa, ha stimolato l’interesse per il mondo dell’arredo e sicuramente anche a considerare gli arredi come meno definitivi grazie a budget ridotti, le nostre case hanno iniziato a cambiare più velocemente (questo sicuramente apre una riflessione sugli investimenti, sull’omologazione, sulla vita di un mobile e la sostenibilità, ma ne parleremo un’altra volta). Sicuramente Ikea ha vissuto con noi un sacco di “prime volte”. Per noi è stata davvero la compagna perfetta nella nostra “prima casa”. Ho letteralmente consumato il catalogo di quell’anno, e mi ricordo poi ogni anno in cui ho sparso “orecchie” e pecette alla ricerca di piccole aggiunte e modifiche da fare.

Il catalogo non ci sarà più, stasera date una carezza alla vostra collezione di cataloghi Ikea! E voi che li avete sempre buttati… ora scommetto che siete pentiti!
Diventeranno dei pezzi da collezione, inutile dirvi che quello del 1951 è una rarità introvabile, e che su e-Bay si trova quello del 1976 a 499 euro o quello del 1981 a 299 euro
Scommetto che quelli del 2021 ancora disponibili nei negozi andranno a ruba!