Ho un debole per il sistema USM. Già nel 2015 ne tessevo le lodi.
Ma facciamo un passo indietro.

Sapete cos’è il sistema USM? È un sistema modulare disegnato all’inizio degli anni ’60 dall’architetto svizzero Fritz Haller per l’azienda svizzera USM.

Un classico del design.
Sistema a incastri, svizzero al 100%, pre-ci-sis-si-mo. Ça va sans dire.
Si tratta di una struttura in metallo modulare basata su ingegnosissime sfere di giunzione che ha fatto della sua flessibilità la sua peculiarità.
Nati come mobili da ufficio, presto hanno iniziato a colonizzare ogni stanza della casa.

Si può infatti adattare la struttura a seconda della forma desiderata, dello spazio ma anche della funzione. I moduli USM vengono infatti spesso usati negli uffici (all’interno di Palazzo Niemeyer, sede storica di Mondadori, scaffali USM con pannelli marroni, sono usati per dividere l’enorme open space degli uffici e delle redazioni) ma anche nelle case come librerie, scaffalature – nella versione alta, e mobili TV nella versione bassa.

Non avrei però pensato a un altro ambiente: la cucina! In effetti la loro modularità si presta benissimo a creare nuove zone contenitive.
La cosa che mi ha stupito è stata – al di là dell’affiancamento a cucine tradizionali che integrano quindi i moduli USM come scaffalature contenitive – la possibilità di personalizzazione con l’inserimento nel piano anche del lavello!

Perfetto per l’uso in cucina anche la varietà con cui si possono attrezzare gli elementi lineari: possono essere attrezzati con vani a giorno, cassetti, ante a ribalta…

Incredibile la capacità di adattamento. Il loro essere essenziali e lineari li fa sposare facilmente con ogni stile di arredo: stanno bene nell’interno in legno come in quello di design!

E poi altra particolarità: il colore. Oltre a personalizzare configurazioni, aperture e vani, si può scegliere tra 14 colori.
Mi piace tantissimo l’abbinamento con la parete: guardate che bell’effetto la parete blu o nera come la scaffalatura! La struttura in metallo diventa una griglia decorativa!

C’è un piccolo oggetto d’arredo che negli ultimi anni è tornato alla ribalta: il carrello! Attrezzato a mobile bar o sfruttato come spazio contenitore “mobile”, è tornato ad arredare la zona giorno. Comodo in cucina ma anche in soggiorno, nello studio, e perché no, anche in terrazza!

Il sistema USM ha anche la possibilità di configurarsi a carrello e anche in questo caso si può attrezzare a seconda dell’uso, anche con moduli porta vasi!

Nella mia casa dei sogni c’è sicuramente qualcosa USM!

Se vi siete incuriositi e volete vedere queste ingegnosissime sfere di giunzione dal vivo, durante la Milano Design Week (18-24 aprile) USM torna da Rossignoli Bici, Corso Garibaldi 63, presentando una collaborazione in limited edition con l’artista svizzera Claudia Comte (ci tengono evidentemente al 100% Svizzero!). Sono molto curiosa di scoprire se rivestirà con i suoi effetti ottici anche i sistemi modulari USM!

Foto USM Modular Furniture