Fino al 12 febbraio 2023 all’ADI Design Museum di Milano una bellissima mostra per raccontare la storia e i progetti di Jean Prouvé.

*Dal 18 febbraio al 5 marzo 2023 la mostra Jean Pruvé si sposterà a Firenze, al MAD – Murate Art District, Piazza delle Murate.

Jean Prouvé (1901-1984) è stato uno dei più grandi Maestri che hanno rivoluzionato e innovato il design e l’architettura del Novecento. È stato protagonista della progettazione architettonica e del design industriale, la sua familiarità con il metallo deriva dalla sua formazione: non ha infatti studiato architettura ma ha iniziato come fabbro.

Fin da bambino è cresciuto in un contesto ricco di stimoli artistici, la madre pianista, Marie Duhamel e il padre pittore, Victor Prouvé, tra i fondatori dell’Art Nouveau École de Nancy.
Tra gli amici di famiglia che frequentavano casa Prouvé c’erano l’artista del vetro Emile Gallé e il disegnatore di mobili (designer ante litteram!)  Louis Majorelle.

Bellissimi i racconti della figlia Catherine che ricorda come a sua volta la loro casa sia diventata un luogo di incontri tra i grandi protagonisti dell’arte e dell’architettura del Novecento come Le Corbusier, Fernand Léger e Alexander Calder. Sul sito di Vitra potete vedere il video del suo racconto e di come si è sviluppata la collaborazione e produzione con l’azienda.

Le strade di Vitra e Jean Prouvé si intrecciarono negli anni ’80 a Parigi quando Rolf Fehlbaum, Presidente di Vitra, acquistò la Antony Chair, una sedia disegnata da Prouvé nel 1954. Da questo acquisto nacque la collezione di arredi di Jean Prouvé più grande e complete del mondo, quella oggi del Vitra Design Museum. E non solo arredi: al Vitra Campus si trova anche la Petrol Station di Jean Prouvé, progetto del 1953, una delle prime stazioni di servizio fabbricate in serie.
Qui è dove vi racconto perché il Vitra Campus è uno dei miei posti del cuore:

Vitra iniziò così a collaborare con la famiglia Prouvé facendo entrare nel loro catalogo progetti che erano fuori produzione da anni o addirittura mai stati prodotti.

Prouvé ha progettato da interi edifici, case prefabbricate e mobili fino a oggetti come lampade e accessori.
La cifra di Prouvé che si può riconoscere tra mille è l’uso che faceva dei materiali “nuovi” per l’epoca, come lamiere, multistrato e polimeri, perfetti per realizzare architetture moderne.

Nel 1924 fondò a Nancy il suo primo laboratorio, Ateliers Jean Prouvé, nel 1947 la sua prima fabbrica.

L’estetica di Prouvé è l’estetica del materiale industriale, legno e acciaio venivano trattati e tenuti naturali dove possibile ma per le parti che riteneva più a rischio di corrosione ricorreva all’uso del colore con vernici protettive. Un espediente pratico che diventava estetica. Infatti le tinte da lui usate erano colori ricercati come l’iconico “Blé Vert”, descritto da Prouvé come “il colore del frumento giovane”, o il “Gris Vermeer” che si ispirava proprio ai grigi del pittore fiammingo Johannes Vermeer.

Non tutti sanno che: nel 1971 fu nella giuria che scelse il progetto di Renzo Piano e Richard Rogers per il Centre Pompidou, il resto è storia!

Prouvé – fino al 12 febbraio
ADI Design Museum
Piazza Compasso d’Oro 1, Milano
Dal martedì alla domenica, 10.30-20

Foto Vitra – Martina Bonetti