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Il Coronavirus non fermerà Milano e nemmeno il Fuorisalone! Con tanto di hashtag #FuorisaloneNonSiFerma il Fuorisalone ha annunciato le nuove date dell’evento che si allineano alla nuova riprogrammazione in giugno del Salone del Mobile. Dal 15 al 21 giugno 2020 la Milano Design Week andrà in scena in una versione speciale.

Speciale perché quest’anno sono 30 anni di Fuorisalone e anche perché è la prima volta dal 1991 che non si tiene in aprile (lo sapevate che fino al 1990 il Salone del Mobile era un evento autunnale, in settembre?). Sarà speciale perché sarà un’edizione con un’esposizione mediatica se possibile ancora più grande perché tutti vogliono sapere “come sarà la Design Week a giugno?”

È stato bellissimo vedere come i vari distretti che danno vita al Fuorisalone e organizzano la galassia di eventi che lo compongono, si siano stretti in un fronte solidale e abbiano deciso insieme se si poteva davvero spostare le date come fatto per la fiera del Salone del Mobile. Spostare una fiera, per quanto enorme e importante essa sia, è un conto, spostare centinaia di eventi sparsi per la città è tutt’altro.
Hanno verificato disponibilità e fattibilità e in meno di 48 ore hanno annunciato le nuove date.

Come si riprogramma un evento come il Fuorisalone? Come hanno reagito aziende e designer? Cosa aspettarsi dall’edizione di giugno? L’ho chiesto a chi il Fuorisalone lo organizza, distretto per distretto:

Paolo Casati, fondatore e creative director Fuorisalone.it e Brera Design District

“Non si possono fare ancora previsioni ma i numeri ci dicono che c’è stata un’alta risposta positiva. Bisogna valutare le location disponibili rispetto ad aprile per la sovrapposizione con la settimana della moda uomo. La complessità è la questione location, budget delle aziende che magari sono già impegnati in altre attività, e le perdite economiche di chi aveva investito su aprile e che può trovarsi in difficoltà a stanziare un extra budget. Comunque il 95% delle risposte è stato positivo e ne siamo molto contenti.
Stiamo facendo un grosso lavoro e tanto ce ne aspetta, qualcosa potrà non esserci certo, ma potrà esserci anche qualcosa di nuovo che ad aprile non ci sarebbe stato. 

Abbiamo lanciato l’hashtag #FuorisaloneNonSiFerma per far sapere che vogliamo fortemente l’evento, ci crediamo, lavoriamo, e vogliamo rassicurare. In poche ore è stato messo a rischio il lavoro di un anno intero ma abbiamo la certezza della voglia di fare. La nostra non è più la Milano da Bere, è la Milano del Fare e non con autoreferenzialità ma con spirito di networking.

Fulvia Ramogida, project manager Ventura Centrale e Ventura Future

“Per gli operatori del settore si tratta di un avvenimento “epocale”, soprattutto con la notizia del cambio di data a meno di due mesi dall’inizio dell’evento, quando era tutto programmato dopo un lavoro di mesi. Significa riprogrammare il calendario, rassicurare gli espositori verificare la loro disponibilità, quelle delle location, quelle degli allestitori, tra l’altro in un momento comunque di incertezza. È una grande sfida, ma trattandosi dell’evento di design più importante a livello mondiale ed essendo noi professionisti e responsabili, ci siamo attivati in poco tempo, coordinandoci anche con gli altri organizzatori, affinché la transizione alla nuova data sia il più fluida possibile.

Le aziende e i designer che esporranno con noi hanno reagito con grande comprensione e supporto. Alcuni espositori si sono sentiti sollevati, perché su aprile comunque aleggiava una nuvola di dubbio, per altri significa avere un po’ più di tempo per preparare l’evento.”

Ernesta del Cogliano, 5vie

Fare il Fuorisalone a giugno è un’opportunità, certo rimane l’incertezza perché il Coronavirus si sta diffondendo in Europa, ma quest’edizione sarà molto importante, con una grande visibilità per le caratteristiche e le vicende che si porta dietro. Manderà un forte messaggio di un’Italia che si rimette in piedi, si fa fronte comune tra organizzatori, aziende, partner, operatori del turismo, si lavora tutti insieme per mantenere la settimana del design di Milano la più importante del mondo.

Per il nostro distretto non abbiamo criticità sulla disponibilità delle location ma più sulla riorganizzazione dei calendari degli eventi e impegni delle aziende espositrici. Stiamo facendo tutto il possibile perché sia un bellissimo Fuorisalone!”

Nicole Uniquole, ideatrice e curatrice di Masterly – The Dutch Pavillion

Non appena ho sentito dei problemi per il Coronavirus in Italia ho subito iniziato a pensare a un piano B consultando i miei espositori (The Dutch Pavillion è un evento che riunisce più di 100 espositori dall’Olanda) e verificando la disponibilità di Palazzo Turati che ci ospita. Penso che posporre il Fuorisalone sia stata una decisione saggia vista la troppa incertezza di portare avanti l’evento in aprile con un rischio molto maggiore di cancellazioni tra espositori e visitatori. Cancellare del tutto l’evento sarebbe stata una perdita troppo grande, rimandarlo a giugno è stata la scelta migliore.

Appena saputa la notizia ho chiamato i miei espositori e l’85% aveva già riprenotato voli e alberghi. Gli hotel hanno spostato le prenotazioni senza caricare extra costi, erano quindi tutti contenti. Nessuno ha disdetto, nemmeno uno! Un designer mi ha scritto su whatsapp: “Nicole, dove vai tu, andiamo noi” e noi andiamo a Milano!

Il Fuorisalone 2020 sarà un bellissimo evento estivo, la nostra programmazione seguirà il programma a cui abbiamo lavorato in questi mesi. Il giardino e terrazzo sul tetto con vista sul Duomo di Palazzo Turati sarà il posto perfetto per godersi il design e il bel tempo!

La sovrapposizione con la settimana della moda uomo? Mi piace l’idea, aggiungerà un tocco elegante! Cosa posso dire, sono un’ottimista!

Lucia Mannella, responsabile comunicazione Tortona Rocks

Lo spostamento del Fuorisalone è un grande lavoro di squadra che sta impegnando risorse e grande abilità imprenditoriale: stiamo traslando a giugno il lavoro di un anno dove si agisce come punto di snodo tra territorio, istituzioni e aziende internazionali. Riadattare un palinsesto diffuso con oltre 20 progetti in programma non è semplice – implica l’incastro tra disponibilità delle location e allestimenti con caratteristiche ben precise, spesso site specific – ma c’è molta collaborazione e quasi tutti gli espositori hanno confermato la loro presenza.

Il distretto Tortona è sempre attivo durante l’anno, al design si alternano altri contenuti, in primis la moda e con lo spostamento a giugno della design week sperimenteremo una vicinanza tra i due mondi. La criticità è la disponibilità delle location, di solito utilizzate anche per altre funzioni durante l’anno, dalle prove de La Scala all’attività di showroom. E poi la vicinanza con la settimana della moda, determinata dal cambio di data può essere anche un’opportunità per nuove contaminazioni e cortocircuiti creativi.

Sarà un’edizione molto positiva che porterà molte opportunità anche per il turismo in Italia, giugno è un mese perfetto per raggiungere località di mare e altre mete nel nostro territorio. Un bel messaggio di ripresa che vede la design week protagonista!

Daniela Triulzi, coordinatore Tortona Design Week

“Lo spostamento sta comportando una riorganizzazione abbastanza impegnativa. Il Fuorisalone è una manifestazione molto più complessa di una fiera. Si tratta di coordinare diversi spazi, ciascuno con sua caratteristiche, specificità e impegni.

Quasi tutte gli espositori, provenienti da ogni parte del mondo, così come gli sponsor, hanno reagito in modo unanime manifestando fin da subito e senza alcuna incertezza la volontà di riorganizzarsi, confermando la propria presenza all’evento, con immutato se non superiore entusiasmo, considerando anche il maggior tempo a disposizione per poter poter sviluppare ancora meglio il proprio progetto per il Fuorisalone.
Abbiamo ricevuto solo un paio di disdette non dovute al Coronavirus ma a precedenti impegni delle aziende o alla sovrapposizione temporale di più manifestazioni.
Il Fuorisalone da anni è ormai parte di un sistema che insieme al Salone, coinvolge tutta la città di Milano che mai come adesso ha voglia di reagire. Noi assistiamo all’arrivo di richieste di aziende che non si erano prenotate per il Fuorisalone e che ora sono motivate a parteciparvi.
Il bel tempo di giugno e la stagione estiva favorirà e migliorerà ulteriormente l’attrattiva della manifestazione.”

Gabriele Cavallaro, Project Manager di Isola Design District

“Eravamo preparati a questa possibilità, avevamo anche previsto giugno come il mese ideale per lo slittamento a causa del Coronavirus. Quindi in realtà la decisione non ha influito particolarmente sul nostro lavoro, anzi. La parte più complessa è stata quella di contattare e coordinare tempestivamente location, designer, aziende ed eventi, ma siamo riusciti a gestirla in maniera efficace.
A parte alcune reazioni di evidente sorpresa, devo dire che hanno risposto tutti molto bene e non abbiamo registrato disdette. Ne avevamo registrate due precedentemente allo spostamento invece, causate appunto dalla situazione di emergenza sanitaria.
Sarà il Fuorisalone più bello di sempre, con la speranza di avere già un clima estivo e di poter far vivere ai nostri visitatori un’esperienza letteralmente unica.”

E ora tocca a me, da appassionata numero uno del Fuorisalone lo spostamento a giugno mi rincuora. Sono d’accordo con tutti loro, sarà un’edizione speciale, diversa, importante.
Nel mio piccolo mi sono già rimessa al lavoro sulla mia App Fuorisalone Gucki Guide, la mia guida personale e indipendente a tutti gli eventi e le location più belle del Fuorisalone. Ho grandi progetti in mente e visto “l’extra time” inaspettato vorrei anche inventarne di nuovi. Se avete desideri/suggerimenti scrivetemi!