This post is also available in English
Il mio sogno più grande è trasferirmi in California e andare a vivere in una Case Study House.
Per gli appassionati di architettura modernista la California è un vero paradiso. Il Case Study House Program è stato un evento unico nella storia dell’architettura americana. Finanziato dalla rivista Arts&Architecture, il programma si proponeva – tra il 1945 e il 1966 – di rispondere al boom edilizio postbellico con prototipi di case moderne facilmente riproducibili e con costi contenuti per l’americano medio.
Le Case Study Houses si concentrano nell’area di Los Angeles e consistevano in 36 modelli di abitazioni commissionati ai maggiori architetti dell’epoca come Richard Neutra, Charles e Ray Eames, Pierre Koening, Eero Saarinen, Raphael Soriano, Quincy Jones e Craig Ellewood.
Nelle linee guida del programma si richiedeva l’utilizzo di tecniche e materiali nati dallo sforzo bellico in quanto potessero esprimere al meglio la vita dell’uomo nel mondo moderno. L’impiego di travi e putrelle in acciaio ha permesso l’utilizzo di grandi superfici di vetro.
Alcune delle Case Study Houses sono ancora oggi abitate e altre si possono visitare. Questa estate il nostro viaggio in California è stato l’occasione per vedere finalmente di persona la mia preferita, la mitica Stahl House (Case Study House #22, architetto Pierre Koenig, sulle colline di West Hollywood, 1959-60), la casa più famosa del programma.
Visitarla è stata un’esperienza straordinaria e forse vi ricorderete il post che avevo scritto su Facebook subito dopo: “Purtroppo non posso farvi vedere le 241 foto (ne ho fatte davvero 241, non è un numero a caso) che ho fatto, la policy della Stahl House è molto rigida, ma posso raccontarvela. Vederla dal vivo è un sogno che diventa realtà. Da sempre se penso a Los Angeles la prima immagine che mi si forma in testa è proprio questa foto di Julius Shulman del 1960. Il servizio fu scattato appena la Stahl House venne finita ed è diventata il simbolo dell’architettura modernista. Mai avrei pensato sarei entrata in quella foto sedendomi proprio come la ragazza di spalle. Da qui la vista è a più di 180º, spazia dalle colline, alla città fino all’oceano. I signori Stahl la fecero costruire dall’architetto Pierre Koenig tra il 1959 e il 1960 seguendo un sogno. Ancora oggi la casa appartiene alla famiglia Stahl. Una scatola di vetro. Non esistono pareti, solo vetrate scorrevoli che possono eliminare ogni divisione tra interno ed esterno aprendosi. Vitra è la regina tra gli arredi… divani, soprammobili, orologi, poltrone, sedie, tavolo… immaginatevi incastonato tra il camino passante in pietra e la modernissima cucina a vista in legno, il tavolo Tulip in marmo e attorno le Plastic chairs degli Eames gialle (tra l’altro la casa degli Eames non è tanto lontana da qui)… e attorno lo spettacolo di Los Angeles!
Due camere, due bagni, locale lavanderia… la pianta a L è completamente libera e abbraccia la spettacolare piscina. Tutto questo è merito dell’architettura modernista: acciaio e vetro hanno fatto la magia.
È stata davvero un’emozione visitarla, è stato come accendere di colori quella che è senza dubbio la mia foto preferita! Ha dentro tutto quello che amo: architettura, design e la California… Se volete organizziamo una serata diapositive e vi faccio vedere tutte le foto che ho fatto!“
Qui trovate la mappa completa delle Case Study Houses a Los Angeles e dintorni. In occasione della Modernism Week (15-25 febbraio 2018) molte case di solito non accessibili aprono alle visite.
Tutte le Case Study Houses hanno enormi pareti vetrate che permettono la fusione tra interno ed esterno. Spesso c’è anche la piscina, l’elemento dell’acqua è importantissimo nonché spesso richiesto dalle banche che finanziavano i mutui per alzare il valore dell’immobile finale!
Certamente sono state costruite per il clima secco e caldo Californiano e tra gli anni ’50 e ’60 i requisiti antisismici erano totalmente diversi. Si surriscaldano molto e spesso gli impianti di raffreddamento e riscaldamento non sono “ecosostenibili”.
Se potessi disegnare e costruire la mia casa dei sogni sarebbe proprio ispirata a queste architetture moderniste, leggere, piene di luce, che lasciano entrare il paesaggio all’interno. Certo, serve anche il panorama!
Vi lascio con una carrellata delle mie case preferite:
Case Study House #28
Architetto Jack W. Buktenica, 1966
Thousand Oaks, California
Foto Julius Shulman/Getty Archives
Case Study House #21
Architetto Pierre Koenig, 1958-1960
West Hollywood
sul mercato a circa 3 milioni di dollari
Eames House – Case Study House #8
Architetti Charles e Ray Eames, 1945-49
Pacific Palisades
La Eames House è stata la prima Case Study House che abbiamo visitato qualche anno fa, ve ne avevo parlato nel post “Charles e Ray Eames: la storia d’amore più bella del design”.
Case Study House #9
Charles Eames e Eero Saarinen, 1945-49
Pacific Palisades
Case Study House #10
Architetto Kemper Nomland e Kemper Nomland Jr., 1945-47
Foto Shawn Bishop, courtesy Deasy/Penner & Partners
È notizia di qualche settimana fa che l’attrice Kristen Wiig – Le amiche della sposa, The Martian, I sogni segreti di Walter Mitty, ha acquistato la Case Study House n.10 a Pasadena, appena fuori Los Angeles, per circa 3 milioni di dollari.
Frank House, Case Study House #25
Architetti Killingsworth, Brady, Smith and Associates, 1962
Long Beach
Case Study House #16
Architetto Craig Ellwood, 1952-53
Bel Air
Bailey House, Case Study House #20
Architetto Richard Neutra, 1947-48
Pacific Palisades
Se siete interessati al Case Study Program vi suggerisco il libro Taschen “Case Study Houses” di Elizabeth A.T.Smith e “Case Study Houses. The comple CSH program” sempre di Elizabeth A.T. Smith.
Un film che invece non potete perdere è “Visual Acoustics. The Modernism of Julius Shulman”, la vita e la carriera di Julius Shulman, il più grande fotografo al mondo di strutture architettoniche.
Los Angeles e l’intera California sono luoghi ideali per tour dedicati all’architettura. Dalle celebri ville di Frank Lloyd Wright che qui sulla costa ovest ha creato il decorativismo “messicano” a Palm Springs, una delle più grandi sorprese del deserto. Ve li racconterò nei prossimi post!