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La scorsa settimana sono stata in Svezia alla sede centrale di Ikea di Älmhult dove si sono tenuti i Democratic Design Days 2019, due giorni dedicati alla presentazione di novità, collaborazioni e nuovi progetti. L’impegno di Ikea verso il design democratico è ormai famoso ma vederne il dietro le quinte e sentire le novità raccontate direttamente da chi le ha immaginate è stato davvero un’esperienza bellissima.

Il design democratico ha 5 criteri da rispettare: forma, funzione, qualità, prezzo, sostenibilità.

Si respirava un’aria di cambiamento possibile, progetti visionari realizzabili, il futuro è già qui, anzi, è oggi che si costruisce il domani e questo domani richiede sempre più attenzione.

Entro il 2050 la maggior parte della popolazione mondiale vivrà nelle città e le nostre case sono destinate a diventare sempre più piccole.

Occorre quindi ripensare gli spazi e a progettarli in maniera nuova. Le nostre esigenze e stili di vita cambiano ma non è ancora cambiato il modo di costruire e pensare gli arredi. Bisogna agire anche qui, la tecnologia può diventare un alleato utilissimo. Tra le novità più importanti annunciate da Ikea c’è la collaborazione con Ori, azienda di robotica applicata agli arredi. Dalla primavera 2020 verrà messo in vendita (inizialmente a Hong Kong e Giappone, posti caratterizzati da sempre da piccolissimi spazi e mini case) ROGNAN, una parete robotica che integra soggiorno, cabina armadio e letto e in grado di aggiungere 8mq e trasformare lo spazio con un semplice click.

A monte della progettazione di nuovi oggetti e collezioni, c’è una visione più ampia dove cuore e motore sono la condivisione. In una società dove tutto è connesso stiamo sperimentando una nuova forma di isolamento fisico, per questo bisogna ripensare gli insediamenti urbani, i quartieri diventano fondamentali per servizi e tessuto sociale.
A questo scopo Ikea collabora con Space10, studio di architettura di Copenhagen, per immaginare un nuovo modo di vivere gli spazi e dove i servizi base della casa vengono condivisi.

Si parla tanto di sostenibilità e a Ikea stanno veramente facendo la differenza: la collezione di cuscini, tessuti e borse MUSSELBLOMMA è realizzata interamente riciclando la plastica raccolta dal mar Mediterraneo da pescherecci spagnoli. In vendita in Italia da febbraio 2020.

FÖRÄNDRING è una collezione realizzata intrecciando e lavorando i gambi della pianta del riso, materiale di scarto che viene di solito bruciato contribuendo all’inquinamento dell’aria. In vendita da settembre 2020.

Entro il 2030 Ikea utilizzerà per i tessuti (dai divani ai tappeti) solo 100% poliestere riciclato: due anni fa era solo il 10%, oggi è il 50% cioè 5 milioni di bottiglie di plastica riciclate.

Altra super novità è la collaborazione tra Ikea e l’artista Olafur Eliasson: SAMMANLÄNKAD è un sistema che permetterà a tutti di avere luce ed elettricità in modo gratuito grazie all’utilizzo della luce solare. In arrivo per il 2021.

L’ispirazione è ovunque e così Ikea con la World Surf League sta cercando di approfondire i temi di sostenibilità e mobilità. Lo stile di vita dei surfisti può dare tantissimi spunti: piccoli spazi, vita sana e attiva, praticità, mobilità…

RÅVAROR è una collezione disegnata pensata per un modo di vivere nomade: 20 prodotti (divano-letto, tessili, tavolino, spazi contenitori…) che si possono facilmente smontare e spostare pronti per il prossimo trasloco. Disponibile da settembre 2020.

Ci sarà una nuova edizione di Ikea Art Event che continua con l’idea di rendere l’arte accessibile, saranno oggetti funzionali e allo stesso tempo oggetti d’arte.

Altro annuncio importante è la collezione di tessuti con la textile designer inglese Zandra Rhodes (è stata anche la stilista di Freddy Mercury!) che sta disegnando per Ikea una collezione di tessuti.

Dalla collaborazione con Saint Heron, la community di artisti neri e talenti emergenti, nasceranno delle sculture luminose.

Ikea ogni giorno serve 600 milioni di pasti: con lo chef Claus Meyer del ristorante Noma di Copenhagen, Ikea si propone di ripensare ed esportare piatti salutari e portare i prodotti tradizionali svedesi a un nuovo livello.

E poi c’è la collaborazione con Lego, quella con Adidas per sviluppare dei prodotti che possano rivoluzionare il modo di allenarsi a casa, i vasi di Tom Dixon per creare un piccolo orto indoor, le polpette-non-polpette di piselli, pomodori, avena e mele…

Tante, tantissime le novità annunciate durante i Democratic Design Days. L’impegno di Ikea è sempre più forte nei confronti dell’ambiente e nel sostenere il buon design democratico. È stato bellissimo poter scoprire tutte le novità raccontate direttamente da chi le ha progettate e sentire l’entusiasmo che ognuno ci ha messo. Idee potenti e mezzi per realizzarle!

Tra le storie in evidenza sul mio profilo Instagram trovate tutte le storie dai Democratic Design Days di Ikea.