Non capisco niente di numeri, figuratevi di cose fiscali, ma vi garantisco che ho capito i bonus a tema casa che Giorgia Salardi ha spiegato durante la nostra diretta. La potete rivedere tra i miei video IGTV.

Sul profilo Instagram di Giorgia si legge “commercialista per passione”. Lo so sembra strano, ma vi basterà seguirla per capire che è vero e che è capace di spiegare il fisco con parole semplici che tutti possiamo capire. L’ha dimostrato benissimo durante la nostra diretta!

Bonus Ristrutturazione, Bonus Mobili, Bonus Facciata, Bonus Verde, Eco Bonus, Super Bonus 110%. Qui troverete un “riassuntone” dedicato ai bonus fiscali relativi alla casa per chi vuole ristrutturare, comprare casa, fare dei lavori… ci sono delle agevolazioni davvero interessanti per cui vale la pena capirle e approfittarne!

Queste agevolazioni si basano sulla detrazione dall’IRPEF.

Chi può usufruire di questi bonus? Le persone fisiche. Quindi non le società.

Ci deve anche essere un collegamento tra chi paga gli interventi e la casa. Devo essere il proprietario, il convivente, l’affittuario… devo avere un collegamento “stretto” con la casa. Non può ad esempio usufruirne mio papà che ha gentilmente pagato per i miei lavori (a meno che non viviamo sotto lo stesso tetto).

Ma cos’è una detrazione?

Facciamo un esempio con il Bonus Ristrutturazioni: ristrutturiamo il bagno, spendiamo 30.000 €, il bonus è del 50%, quindi 15.000 euro sarà la detrazione che ci viene riconosciuta, in dieci anni quindi potremo godere di una detrazione di 1.500€ all’anno.

Come funziona tecnicamente?

Se siamo dipendenti con regolare busta paga, è il nostro datore di lavoro a pagare le tasse per noi. Se invece siamo lavoratori autonomi le tasse le paghiamo noi, a giugno dell’anno successivo.
I 1.500 euro del nostro esempio, se siamo dipendenti, ci verranno direttamente accreditati in busta paga. Vengono “ridati indietro”.
Se invece siamo lavoratori autonomi avremo uno sconto di 1.500 euro sulle tasse al momento del pagamento di queste, ogni anno per 10 anni.
Quindi la detrazione vale allo stesso modo sia che siamo lavoratori dipendenti che autonomi.

Bonus Ristrutturazione

Questo è un bonus esistente da diversi anni, ogni anno il fisco lo ripropone ma non si sa ancora con certezza se sarà riproposto nuovamente anche per il 2021/22.

Il Bonus Ristrutturazione è applicabile agli immobili residenziali, le case, non a capannoni/uffici… Entro il 31/12/2020 possiamo recuperare il 50% sul limite massimo di spesa di 96.000 euro.

Quindi anche se i nostri lavori ammontassero a una cifra superiore, la detrazione va calcolata solo fino a 96.000 €. Il 50% è 48.000 € quindi in caso di copertura totale del tetto di detrazione, posso recuperare 4.800 € all’anno per 10 anni.

Quali interventi sono agevolati? Il Bonus Ristrutturazione è applicabile a interventi significativi. La ritinteggiatura, la sostituzione di un rubinetto… sono considerati manutenzione ordinaria quindi non agevolati.
Creo un soppalco, inserisco l’ascensore, costruisco la piscina, rifaccio il bagno, ristrutturazioni edilizie, restauro e risanamento per assicurare funzionalità dell’immobile, demolizioni per ricostruire (addirittura post Covid si può ricostruire anche con sagome/volumetria diverse. Prima invece dovevano seguire le forme pre esistenti)… questi interventi significativi sono agevolati. Per togliervi ogni dubbio sul sito dell’Agenzia delle Entrate c’è un documento con un elenco di tutte le casistiche possibili.

Bonus Ristrutturazione applicato ai condomini

Se si vive in un condominio esistono anche gli interventi di manutenzione ordinaria condominiale per cui ogni condomino può beneficiare della detrazione secondo i millesimi di proprietà.

Come effettuare i pagamenti per poter poi richiedere il Bonus Ristrutturazione?

Bisogna pagare con bonifico bancario parlante. Cioè all’interno del bonifico deve essere indicato il codice fiscale del soggetto che riceve il pagamento e di chi beneficerà della detrazione fiscale. Tutti i documenti (fatture, bonifici…) devono essere conservati per eventuali controlli dell’Agenzia delle Entrate.

Nella dichiarazione dei redditi andranno poi indicati i dati catastali della casa (ma qui spero per voi che ci pensi il vostro commercialista!).

Cosa succede se voglio vendere dopo aver beneficiato del Bonus?

Se dopo che ho ristrutturato vendo l’immobile? O si continua a beneficiarne fino alla fine dei 10 anni, oppure lo si può cedere a chi compra l’immobile. È una trattativa da fare.
Se invece si è gli affittuari non si può cedere il bonus, si deve mantenere fino al termine.

Se l’intestatario viene a mancare, l’erede può prendersi la detrazione purché viva nella casa da cui è derivata la detrazione (non può essere tenuto se l’immobile viene venduto o affittato).

Se un’impresa vende una casa ristrutturata entro i 18 mesi dalla fine dei lavori, la detrazione del 50% può essere goduta da chi compra, sull’importo forfettario del 25% del prezzo. Es. se compro la casa a 300.000 €, la detrazione di cui potrò godere sarà di 35.000€.

Bonus Mobili

Agganciato al bonus ristrutturazione c’è il bonus mobili.

Altra agevolazione interessante nel limite di 10.000 euro di spesa, si ha il 50% di recupero. È agevolato l’acquisto di mobili nuovi (non vintage/usati, nemmeno se acquistati in negozi o rivenditori) ed elettrodomestici in classe A+.
Se spendo 10.000 euro, avrò una detrazione di 5.000€ sempre in 10 anni, quindi 500€ all’anno.

La condizione per accedere al Bonus Mobili è di aver fatto prima una ristrutturazione di qualsiasi entità.

Vale tutto come per il Bonus Ristrutturazione. La detrazione si recupera in dichiarazione. La condizione è di aver fatto una ristrutturazione. Questa agevolazione è applicabile solo a seguito di una ristrutturazione anche se non centra l’importo o i locali.

Esempio: rifaccio il bagno e spendo 2.000 € poi voglio comprare il divano da 10.000 €, posso usufruire di entrambe le detrazioni. Non ci sono connessioni tra gli interventi, idealmente si può spendere anche solo 100 € di ristrutturazione/manutenzione straordinaria e 10.000 € per l’acquisto di un mobile.

Per il Bonus Mobili non è richiesto il bonifico parlante, si può pagare anche con carta di credito/contanti, basta che ci sia movimento tracciato (ricevuta/scontrino). Se da “scontrino” non è chiaro cosa si è comprato, per sicurezza si può allegare una documentazione (brochure/stampe dal sito dell’azienda) dimostrando che quello che si è acquistato è un mobile.

Bonus Verde

Il Bonus Verde è un bonus scollegato dagli altri, non richiede interventi di ristrutturazioni. Esiste da solo.

La detrazione per il Bonus Verde è del 36% fino a un limite di 5.000 €
Esempio: nel caso massimo di spesa di 5.000 € la detrazione è di 1.800€, sempre in 10 anni, quindi 180 € all’anno.

Non vale per tutti i tipi di lavori “verdi” ma solo per interventi significativi come la sistemazione a verde di aree, impianti di irrigazione, giardini pensili, pozzi, coperture… valgono anche le spese per il progettista.

Anche in questo caso è sufficiente che ci sia movimento tracciato di pagamento, non è necessario il bonifico parlante.

Super Bonus 110%

Il Super Bonus 110% è la vera superstar dei bonus: il rimborso super la spesa!

Qui la cosa incredibile è che il rimborso supera la spesa: se per esempio spendo 10.000 € Il fisco me ne ridà 11.000 €!
Questo Bonus si recupera in 5 anni (non 10 come gli altri). È valido per le spese sostenute dal 1 luglio 2020 al 31/12/2021.

Esistono degli interventi trainanti che danno diritto ad accedere al Super Bonus e sono fondamentalmente tre:

  • Il cappotto. Fino a 50.000 € per una casa unifamiliare e fino a 40.000 € per unità immobiliare in condomini fino a 8 unità immobiliari, al superamento il limite è di 30.000 € per unità.
  • Sostituzione dell’impianto di riscaldamento con un impianto a pompa di calore sia condominiale che unifamiliare. Limiti diversi da controllare sul sito dell’Agenzia delle Entrate.
  • Interventi antisismici. Fino a un limite 96.000 €

Se si verifica uno di questi 3 casi agevolati al 110%, vengono agevolati al 110% anche altri interventi che altrimenti non sarebbero agevolati così.
Esempio: l’installazione dei pannelli fotovoltaici ha una detrazione minore ma se agganciata a uno di questi tre interventi trainanti arriva anch’essa al 110%!

Altro esempio: il bonus Facciata è del 90% ma anche questo, se agganciato a uno degli interventi trainanti, come ad esempio il rifacimento del cappotto, può salire al 110%.

Qual è la condizione di questi interventi trainanti? Devo ottenere un miglioramento di due classi energetiche

Se si parte dalla penultima classe energetica, il miglioramento richiesto è di una sola.

Ci sono condomini o immobili che hanno classi energetiche così basse che migliorare di due non è una cosa difficile o improbabile. Fondamentale è la certificazione del termotecnico che farà un’APE, Attestazione Prestazione Energetica, prima e dopo lavori (anche queste perizie sono agevolate).

Ma non è finita. Ecco la grande novità: esempio, spendo 50.000 €, recupero 55.000 €, 11.000€ all’anno. Ma io 11.000 € di IRPEF all’anno non li ho. Cosa succede? Pre Coronavirus avrei perso l’agevolazione, nel senso che se avessi avuto 3.000 € di IRPEF quella sarebbe stata la mia detrazione, il mio recupero.
Ho partita IVA a forfait, non ho quindi IRPEF ma un’imposta sostitutiva, non avrei recuperato l’IRPEF. Con questa nuova norma hanno agevolato anche tutti questi soggetti. Come? Cedo la detrazione.

Non ho abbastanza IRPEF da pagare o non ce l’ho proprio perché ho una partita IVA a forfait e quindi ho un’imposta sostitutiva? Con le nuove agevolazioni posso cedere la detrazione!

A chi? Le banche (o altri soggetti) comprano questi crediti ovviamente facendo una trattativa. Si potrà decidere anche se prenderli tutti insieme (i famosi “pochi maledetti e subito”) o annualmente.

Addirittura in linea teorica potrei non pagare l’artigiano, nel limite del corrispettivo, cedendogli il credito! Esempio se l’artigiano mi fa una fattura per 50.000 € io, d’accordo con l’artigiano, potrei non pagargli la fattura e lasciargli l’agevolazione. Certamente le grandi imprese possono sostenere questi scambi, i piccoli artigiani forse sarebbero messi più in difficoltà. La soluzione più semplice potrebbe essere l’intervento di una banca.

Colpo di scena: questa agevolazione per cui posso cedere il credito, vale anche per il Bonus Ristrutturazioni al 50% (non per il Bonus Mobili e Bonus Verde).

Quindi se si è un incapiente (chi non ha abbastanza imposta), un forfettario o se non voglio aspettare i 5/10 anni per recuperare, posso cedere il credito contrattando una cifra congrua.

Per approfondire meglio il Super Bonus non perdetevi il video davvero molto ben fatto di Giorgia:

Se non raggiungo le due classi energetiche di miglioramento non posso ottenere nessuna agevolazione? Certo, posso richiedere il vecchio Eco Bonus, recuperando il 65%.

Bonus Facciata

Mentre il Super Bonus è stato pensato per un miglioramento energetico degli immobili del nostro Paese, questa norma è stata fatta per l’abbellimento.
Il Bonus Facciata è del 90% (diventa del 110% se lo si aggancia a uno dei tre interventi trainanti che abbiamo visto prima nel Super Bonus 110) per sistemare la facciata. Questo vale per tutti i tipi di immobili, non solo quelli residenziali ma anche per capannoni, uffici…

Il Bonus Facciata è del 90% e vale per tutti i tipi di immobili anche quelli non residenziali e senza limite di spesa.

Non c’è limite di spesa, la detrazione è sempre quella del 90% e la spesa può essere sostenuta da chiunque, non solo persone fisiche.
L’unico limite è che l’immobile sia inserito in Zona A o Zona B. Il tessuto urbano è diviso in zone, per scoprire la zona bisogna chiedere a un geometra.

Anche questa detrazione può essere oggetto di cessione.

Spero che questo post molto tecnico vi sia utile, per domande e dubbi vi rimando al profilo Instagram di Giorgia Salardi dove troverete tantissimi altri contenuti sempre aggiornati e approfonditi.

Qui potete scaricare tutte le slide con i nostri schemini riassuntivi, fatene buon uso! 😉