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Il parquet sembra il pavimento ideale e dei sogni di tutti. Effettivamente il legno è un materiale meraviglioso, caldo, accogliente, “morbido”, che offre infinite possibilità a partire dalla posa, dall’essenza e dal colore.
Il parquet dei miei sogni è il classico nordico sbiancato a grandi listoni posati a correre oppure con posa “alla parigina” a lisca di pesce.
Quando abbiamo comprato la casa eravamo ancora in tempo per scegliere il parquet da posare. Sono partiti immediatamente sogni di gloria con lunghi listoni a correre (che allargano/allungano lo spazio) di parquet bianco ma quando ci siamo scontrati con i costi siamo immediatamente tornati ordinatamente nei ranghi del parquet scelto da capitolato.
Il nostro parquet è quello che viene detto “industriale”: listelli di piccole dimensioni di colorazioni diverse e grande spessore lo rendono molto resistente e durevole, perfetto quindi per locali sottoposti a elevato calpestio come gli spazi industriali.
Lo spessore, di 2 cm o più, offre la possibilità di essere lamato più volte rinnovandolo senza doverlo sostituire.
Devo dire che dopo 5 anni che lo strapazziamo – lo abbiamo anche in cucina – è ancora perfetto e non mostra segni evidenti. Certo resta un pavimento “impegnativo”, non passa inosservato.
Dopo lo posa, si sarebbe potuto lasciarlo al naturale con un effetto più neutro, ma sicuramente con una manutenzione più complicata. Così abbiamo optato per la vernice, che anche se abbiamo scelto quella più leggera e opaca, dà una finitura che esalta le venature ed essenze del legno.
Ma una cosa a cui non avevo mai pensato è l’abbinamento con i colori: a seconda dell’essenza che compone il parquet il pavimento sarà caratterizzato da una sfumatura prevalente. Queste sfumature possono essere esaltate o smorzate a seconda dai colori che avviciniamo.
Il mio cruccio: è la tonalità rosso/giallastra che noto nel nostro parquet, per evitarla devo quindi cercare colori che la smorzino. Arredando la nostra prima casa e non avendo avuto il coraggio di osare con il colore, avevamo scelto il tutto bianco con tocchi di grigio (come ad esempio nel divano, cucina, sedie e letto). Per dare poi carattere all’ambiente avevo deciso di introdurre un colore e sbagliando tutto quale avevo scelto? Proprio il giallo! L’unica attenuante alla mia scelta è stato il scegliere una tonalità di giallo senape che raffreddava il tono del colore.
Notate come il giallo e il rosso esaltino le sfumature in tinta del parquet? Attorno al nostro tavolo da pranzo (bianco) abbiamo 6 sedie Masters di Kartell che amiamo molto. Conoscete le Masters? Sono sedie disegnate da Philippe Starck nel 2010 e come dice il nome sono un omaggio a tre sedute iconiche: la Serie 7 di Arne Jacobsen, la Tulip Armchair di Eero Saarinen e la Eiffel Chair di Charles Eames. La sedia di Philippe Starck è la summa dei profili delle tre icone. Per questo le amo e non vorrei cambiarle (sono anche comodissime!). La fortuna è stata comprarne due giallo senape, due grigie e due nere. Credo proprio che anche dopo il restyling sostituiremo solamente le due sedie gialle che si trovano anche adesso a capotavola.
Dopo queste riflessioni sui colori e le sfumature del parquet ho capito che la soluzione per rendere il mio pavimento più neutro è abbinargli colori freddi che non contengano sfumature di rosso e giallo.
Guardate come cambia il risultato:
Stiamo virando con decisione verso una palette di azzurri polvere, blu desaturati e verdi salvia che sanno di grigi. In casa abbiamo un vecchio mappamondo, vista la nostra passione per i viaggi, mi piace pensare che sia lui l’ispirazione per questo restyling.
Capire il tipo di pavimento e legno che vi piace o con cui dovete convivere è fondamentale per farvi guidare nella scelta della palette colore della vostra casa. Cos’abbiamo scoperto quindi oggi? Per prima cosa dobbiamo fare i conti con i materiali che ci sono in casa, questi possono aiutarci e indicarci la direzione da prendere!