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Quando si pensa a cemento armato e vetro si pensa a materiali freddi e invece no. Questo progetto ne è la prova. Abbinati al legno si fondono in un mix accogliente e strettamente connesso alla natura.

Un antico casolare da ristrutturare sulle montagne della Navarra, nell’estremo nord della Spagna, a pochi chilometri dal confine con la Francia. Per ampliare la costruzione preesistente è stata creata una dependance letteralmente scavata nella montagna e connessa al casolare tramite uno spettacolare corridoio/galleria in vetro.

Il progetto dell’architetto spagnolo Jordi Hidalgo Tané ha saputo coniugare l’architettura contemporanea, quella tradizionale locale e natura.

Passando da un edificio all’altro sembra di camminare in mezzo al prato. Immaginate di percorrere questo corridoio mentre piove o nevica o di sera, si possono ammirare le stelle andando a letto! Mica male per un corridoio, no? Una bellissima idea per nobilitare uno spazio che spesso è bistrattato e considerato “spazio sprecato”.
Un edificio si scopre camminando e percorrendo i suoi spazi. Questo corridoio si trasforma nel corso delle ore e delle stagioni in un effetto a sorpresa molto scenografico!

Il corridoio di solito è una zona di casa sempre bistrattata e non sfruttata. Qui è nobilitato e diventa protagonista.

Il vetro permette una fusione con il paesaggio: il corridoio c’è ma non si vede. Da qui si accede alla dependance dove è stata ricavata una grande zona giorno con un suggestivo camino, zona pranzo con un enorme tavolo in legno e la cucina, spazio “rubato” alla montagna scavando nel terreno.

Il legno è il materiale perfetto da abbinare e scaldare cemento e vetro. Se si guardano con attenzione le pareti in cemento si può facilmente riconoscere i segni dei legni usati per i cassoni durante la costruzione. Un bellissimo richiamo di forme, nodi e venature tra pareti e pavimenti, tra legno al naturale e “l’impressione” del legno nel cemento. Inoltre le linee delle assi aggiungono linee prospettiche che “allungano” lo spazio.

Il cemento può essere ruvido e grezzo ma anche liscio e morbido come seta – pensate a Tadao Ando, maestro del cemento armato che lo utilizza rendendolo leggero e delicato come fosse tessuto.

Anche nelle camere e nel bagno si ritrova il trinomio di cemento, vetro e legno e anche qui l’ambiente che si crea è minimale, quasi monastico, una casa dove ci si sente protetti, dove si ospitano gli amici – mi immagino grandi pranzi e cene attorno a quell’enorme e bellissimo tavolo! – e dove rilassarsi off-line (anche perché con tutto questo cemento armato come andrà il wifi?!).

Legno, cemento e vetro, tre materiali che si fanno anche texture e colore. Gli arredi  riprendono il grigio nei divani e nei tessuti della camera da letto, in cucina viene inserito l’acciaio e un tocco di colore nelle sedie rosse. In realtà c’è anche un altro colore: il verde della natura che entra abbondante dalle enormi vetrate dipingendo quadri viventi che seguono il ritmo delle stagioni.

Il risultato è un ambiente minimale che lascia parlare i materiali che lo compongono in un’atmosfera semplice, immersa nella natura e rilassante.

 

Grazie all’architetto Jordi Hidalgo Tané per avermi raccontato e fatto pubblicare questo suo bellissimo progetto. Foto Jose Hevia.