This post is also available in English
Ogni anno oltre 7 milioni di tonnellate di gusci di molluschi e conchiglie vengono buttate dall’industria del pesce. Questi scarti vengono eliminati dalla produzione e gettati nelle discariche. Non sono biodegradabili e hanno un costo di smaltimento altissimo.
Gusci e conchiglie non sono biodegradabili. Sono formati dal 90% di carbonato di calcio cioè calcare.
Diverse pietre calcaree vengono impiegate in costruzioni e rivestimenti, perché allora non sfruttare questi scarti, trasformarli e dargli una nuova vita?
Questa l’idea delle designer e maker Jihee Moon e Hyein Choi del collettivo londinese Newtab-22.
Sea Stone è un materiale zero-waste. Si parte dagli scarti e non se ne generano altri.
Sea Stone ricorda l’aspetto del cemento, ingentilito e arricchito dal fascino della graniglia. È leggero come la plastica ma è un materiale totalmente naturale, non tossico e sostenibile.
I gusci vengono sbriciolati e riaggregati diventando un nuovo materiale simile al cemento. Le possibilità di impiego sono innumerevoli, dall’utilizzo nei rivestimenti fino alla creazione di oggetti.
Le due designer di Newtab-22 hanno creato un nuovo materiale, ora speriamo venga presto impiegato in nuovi utilizzi.
Mi piace moltissimo questo approccio: pensare a qualcosa di nuovo partendo da qualcosa che oggi non ha valore e che viene scartato. Una materia prima economica ed ecologica!
Questo progetto avrebbe dovuto essere esposto a Ventura Future 2020.
Foto Newtab-22