Proprio oggi, 23 ottobre, Gianni Rodari avrebbe compiuto 100 anni! A festeggiarlo un sito interamente a lui dedicato, 100giannirodari.com.

Gianni Rodari è stato partigiano, maestro, giornalista, scrittore… specializzato in libri per bambini, è stato l’unico italiano a vincere nel 1970 il Premio Hans Christian Andersen, una specie di Nobel per la letteratura per l’infanzia.

Il libro dei perché, C’era due volte il barone Lamberto, Favole al telefono, Il libro degli errori, La torta in cielo, Filastrocche per tutto l’anno, Grammatica della fantasia, Novelle fatte a macchina, Venti storie più una… possiamo passare la prossima ora a elencare i libri di Gianni Rodari.

Per me Rodari ha il volto del Maestro Rodolfo Soda, il mio maestro delle elementari (sì, sono una dei pochi bambini che ha avuto ancora la fortuna di incontrare un maestro maschio, il mitico Maestro Soda). Il Maestro Soda ci leggeva le storie di Rodari – ce l’ho bene impresso nella mente seduto alla cattedra con gli occhiali rossi sulla punta del naso e il libro consumato tra le mani – ne parlava come fosse un suo amico, e io ci credevo (come credevo lo fosse ” Fred” – Fred Bongusto –  chissà, magari era vero!).

Le storie di Rodari sono per me mitiche. Il mio libro preferito è sicuramente C’era due volte il barone Lamberto. Da bambini è una storia bellissima e molto divertente, da adulti la si rilegge percependo una profondità incredibile tra le righe.
Leggetela oppure ascoltatela attraverso la meravigliosa lettura di Manuela Mandracchia per “Ad alta voce” di Rai Radio 3.

Tra i documenti delle Teche Rai si trovano alcune interviste a Gianni Rodari, sentirlo rispondere alle domande è un po’ come ascoltare una storia. “Il primo libro che mi regalarano era il Libro Cuore, avevo 13 anni.” Pensate a quanti bambini sono invece cresciuti con i suoi libri. Chissà se chi scrive storie per bambini le scrive anche un po’ per i bambini che erano loro stessi.

“Ma a te Gianni Rodari, chi ti raccontava le storie?” “Mia mamma non aveva tempo, era una zia che raccontava storie a me e a mio fratello, e quando andavamo a trovarla, mia nonna”. Stasera voglio festeggiare Rodari leggendo una sua storia a mio figlio Tobia.

“Ho un progetto molto serio per quando sarò grande. Voglio farmi crescere una barba bianca lunga lunga, e se non sarà bianca, la tingerò e andrò a fare il burattinaio e voglio scrivere storie solo per i burattini.” Gianni Rodari

Non tutti forse sanno che nei libri di Rodari si trova un altro gigante, questa volta del design italiano, Bruno Munari. Uno con le parole, l’altro con le immagini, hanno scardinato l’editoria e l’illustrazione “per bambini” e che ci fa riscoprire ancora oggi tutti un po’ bambini.

Escono negli anni Sessanta i libri di Rodari illustrati da Munari, diventati nel 1972 una collana “quadrata”, Tantibambini, pensata da Munari per Einaudi che riunisce amici artisti e scrittori. Da qui la storia si intreccia con quella di una giovane coppia di galleristi di Mantova, Marzia e Maurizio Corraini
Marzia ha studiato pedagogia, con una tesi di laurea sui libri illustrati per l’infanzia… e da qui inizia un’altra grande storia che oggi possiamo sfogliare tra le pagine delle Edizioni Corraini!

Corraini festeggia i 100 anni di Rodari con un nuovo libro, Munari per Rodari | Segni sghembi, sghiribizzi, macchie, colori e scarabocchi.
Un libro da leggere e guardare, da completare con i propri “segni sghembi e sghiribizzi” o, al contrario, da usare come punto di partenza per inventare nuove storie, lasciandosi ispirare dalle immagini. 

Sono tante le iniziative in programma per festeggiare i 100 anni di Gianni Rodari, a partire dalla mostra Tra Rodari e Munari, in chiusura a Roma al Palazzo delle Esposizioni, un francobollo celebrativo dalle Poste Italiane, tante nuove edizioni ed eventi sparsi in tutta Italia, trovate il programma sul sito 100giannirodari.com.

Bellissima l’introduzione al “librino” che accompagna la mostra Tra Rodari e Munari: “Il Munarirodari potrebbe essere un animale fantastico (…) Il Munarirodari è un animale leggero, fatto di piume e bastoncini, ma con un meccanismo austero ed esatto, e una sua logica fantastica, così vera da essere reale. Si esprime in rime, si presenta sotto forma di scarabocchio o di macchina inutile. Gli adulti lo regalano ai bambini perché pensano che poco li riguardi. E solo i bambini infatti sanno vederlo, noi adulti possiamo coglierne soltanto la metamorfosi, un parallelepipedo che chiamiamo libro”.

“Preferisco le storie che non finiscono, preferisco le storie che finiscono con un punto interrogativo così uno per rispondere deve inventarsi qualche cosa. Preferisco le storie che cominciano e poi io non le finisco e tocca ai bambini che leggono finirle. Poi che finiscano bene o male non importa.” Gianni Rodari

 

“Cosa consiglia a un bambino che vuole diventare uno scrittore?” “Di studiare la matematica! E poi di scrivere solo se ha proprio male al braccio se non scrive!”

I libri per bambini sono una cosa molto seria, come diceva Enzo Mari.

Ah, domani c’è un altro compleanno da festeggiare e non uno a caso: domani è il compleanno di Bruno Munari. 
Eh sì, Rodari è nato il 23 ottobre e Munari il 24 (di 13 anni prima). Chissà se avranno mai festeggiato insieme!

Ispirandomi al barone Lamberto: Gianni, Gianni, Gianni, Gianni, Gianni, Gianni, Gianni, Gianni…  
Bruno, Bruno, Bruno, Bruno, Bruno, Bruno, Bruno, Bruno, Bruno…
E solo adesso ho capito il vero messaggio del barone Lamberto: finché il nome risuonerà lui non morirà.