La serie Netflix Bridgerton non ha certo bisogno di presentazioni, è appena uscita e ha già fatto molto parlare di sé. Rimanendo nei temi di cui parliamo qui, diciamo che gli interni sono bellissimi e curatissimi. Non a caso per la scenografia è stata chiamata Gina Cromwell, set decorator di Downton Abbey!

Bridgerton è una serie TV di Netflix in costume, ambientata a Londra a inizio ‘800. Subito un discalimer: ho letto di critiche per incongruenze storiche per abiti e scelte degli autori. Qui parleremo solo degli interni (belli) senza focalizzarci sulla rispondenza esatta con date e periodi. Trattiamolo semplicemente per quello che è: ispirazione e suggestione d’epoca.

Mentre l’esterno della casa della famiglia Bridgerton esiste realmente, si tratta di Ranger’s House, una residenza georgiana a Greenwich, a sud di Londra, gli interni sono stati quasi interamente ricostruiti in studio.

da Bridgerton, Netflix

Un altro film da vedere per riempirsi gli occhi di colori pastello e ispirazioni Regency è Emma, il remake uscito nel 2020 con Anya Taylor-Joy (la Regina degli Scacchi), secondo adattamento cinematografico dell’omonimo romanzo di Jane Austen (il primo è del 1996 ed Emma era Gwyneth Paltrow!).

Cos’è lo Stile Regency?

Lo Stile Regency è lo stile architettonico inglese dell’inizio ‘800, il corrispettivo del tedesco Biedermeier e dello Stile Impero francese.
Segue l’architettura neoclassica dello stile georgiano (1720-1840 circa) aggiungendo in più un tocco di eleganza e luminosità.

Girando per Londra si possono vedere ancora oggi moltissimi esempi di stile Regency. Si può dire che gli edifici più esemplificativi dello stile sono le architetture di Regent’s Park (il colonnato si può riconoscere tra gli esterni mostrati in Bridgerton – ricostruiti in computer grafica) e Regent’s Street dell’architetto John Nash, ma ci sono moltissimi quartieri londinesi permeati dallo stile Regency come Pimlico e Mayfair.

Case in Stile Regency:

Le case in stile Regency sono tipicamente le terrace, le case a schiera con la porta d’ingresso decorata da colonne laterali che spesso sorreggono un piccolo balconcino in ferro battuto. Finestre ad arco e bow window sono altri elementi architettonici tipici dello stile Regency che permettono di far entrare più luce negli interni.

Com’erano organizzate all’interno le case di città in Stile Regency:

All’interno le “terrace houses” si sviluppano in lunghezza avendo il doppio affaccio, fronte e retro, ed erano organizzate su più piani: un seminterrato finestrato per i locali di servizio, piano terra che ospitava i locali di rappresentanza, primo piano con le stanze private, secondo piano/sottotetto per camere e stanze per la servitù.

14 elementi che non possono mancare nello Stile Regency:

L’importanza dell’ingresso:

Al piano terra si trovava il salotto e la sala da pranzo, i locali dove si accoglievano gli ospiti e si intratteneva la famiglia. Qui ovviamente si trovava anche l’ingresso, un ambiente molto importante perché il biglietto da visita della casa e della famiglia, arredato e decorato con attenzione perché il luogo dove gli ospiti sostavano nell’attesa di essere annunciati e quindi dove avevano tempo di guardarsi attorno. Bisognava dare subito una buona impressione!
Gli ingressi quindi sono spesso riccamente decorati e rivestiti con materiali preziosi.

La scala:

Un altro elemento “di passaggio” ma molto importante era la scala: elemento funzionale di collegamento tra le varie parti della casa sempre molto scenografico. Anche qui era frequente l’uso di materiali preziosi.
Nelle case d’epoca esisteva sempre una doppia scala: una riservata ai membri della famiglia e agli ospiti e una per la servitù, celata alla vista. Spesso si accedeva a queste scale di servizio (rigorosamente in legno) attraverso porte nascoste nella boiserie o carta da parati. Il personale domestico girava per casa senza essere visto.

da Bridgerton, Netflix
Bridgerton, foto Liam Daniel/Netflix 2020

Il camino:

Grandi protagonisti in questi interni d’epoca sono i camini: fondamentali per scaldare gli ambienti e grandi elementi d’arredo per gli interni. Le cornici in marmo avevano decorazioni raffinate ma sobrie – lo stile Regency inglese vanterà sempre un’eleganza più sobria di quella francese.
Immancabile sopra i camini erano le “caminiere”, le grandi specchiere con cornici dorate che decoravano e moltiplicavano la luce all’interno della stanza. A volte al posto delle caminiere si trovano dipinti di grande formato, sempre in cornici dorate.

da Bridgerton, Netflix

Eleganza e comodità:

Le case erano vissute veramente – anche se molte famiglie nobili passavano più tempo nelle residenze in campagna per gestire i propri interessi – occorreva quindi che gli arredi fossero funzionali oltre che eleganti.

Le dimensioni dei mobili in questi anni inizia a cambiare e a ridursi per un ingombro e un uso più domestico anche in relazione alle metrature minori delle case di città, a differenza delle grandi residenze di campagna.

La semplicità delle linee neoclassiche viene arricchita da dorature, stucchi e linee sinuose. Le gambe dei mobili si fanno arcuate – simboli dello stile Chippendale che semplifica le linee Rococò e Luigi XV nella sobrietà tipica inglese.

Le carte da parati

Le carte da parati non possono mancare negli interni in stile Regency. La decorazione delle pareti diventa fondamentale, non solo con stucchi, affreschi o quadri, ma anche con tessuti e carte da parati.
Le decorazione delle carte da parate di quest’epoca sono delle più varie, si va dai disegni con “andamento verticale” ispirati alle grottesche (rivisitazione raffaellesca delle antiche pitture parietali della Domus Aurea di Nerone riscoperta nel 1480), ai soggetti floreali ma anche a stampe con elementi esotici.

Bridgerton, Netflix, 2020

La mia carta da parati preferita di tutta la serie è quella della camera della duchessa: Abbotsford, una delle preziosi carte da parati ancora oggi dipinte a mano dell’azienda inglese de Gournay.

La carta da parati usata in Bridgerton per la stanza della duchessa è Abbotsford di de Gournay, ancora oggi dipinta a mano.
dal film Emma, 2020
Emma, 2020

Nel ‘700 l’Inghilterra è tra i maggiori produttori di carte da parati e promotrice della tendenza negli interni. Le carte da parati derivano dalla decorazione pittorica a parete, la possibilità di rivestirle di carta o tessuto stampato (anche se il procedimento inizialmente era tutto manuale) permetteva tempi e costi minori.
Per motivi tecnici le carte da parati “a paesaggio” e quelle con disegni che si combinano con l’affiancamento di strisce differenti, arrivano solo in un secondo momento, nella metà dell’800.

Pannellature a parete

Non solo carte da parati, o meglio, non solo carta da parati a tutta parete. Le decorazione a stucco alle pareti definiscono delle pannellature che spesso venivano riccamente decorate con tessuti o carte da parati.
Le cornici in stucco definivano le campiture che venivano di volta in volta decorate con colori a contrasto o con inserti decorati e carte da parati.

Bridgerton, foto Liam Daniel/Netflix 2020

Tocchi esotici: le Chinoiserie

Dal XVIII secolo la decorazione europea viene fortemente influenzata dall’arte prima cinese poi anche giapponese. Le famose “Chinoiserie” ispirano tessuti, carte da parati e porcellane.
Ispirati da questo gusto per l’esotico nascono anche salotti arredati a tema, dalla carta da parati a tessuti, paraventi e arredi, tutto viene decorato ispirandosi al “gusto cinese”. Spesso questi salotti ospitavano le collezioni di porcellane orientali. Inizialmente per “cineserie” viene inteso una parte di mondo vastissima che comprendeva la Cina ma anche Giappone, Corea, l’Asia Sud-Orientale e i paesi dell’Oceano Indiano, l’India e la Persia.
Anche le carte da parati sono state fortemente influenzate dalla moda delle cineserie, venivano riprodotti piccoli paesaggi (spesso fuori scala), soggetti orientali come rami fioriti e uccelli e decorazioni viste su vasi e porcellane cinesi.

Tende, tessuti e tappeti

Importantissimi elementi dello stile Regency: i tendaggi sono imponenti, a più strati drappeggiati, a volte con colori a contrasto a volte mixando tessuti monocromatici con tessuti a fantasia e ricami raffinati. La passamaneria d’epoca toccava apici di raffinatezza con filati preziosi.
I tessuti pesanti servivano per schermare la luce ma anche a fermare gli spifferi delle finestre. Immaginate come i rigidi inverni inglesi e gli antichi infissi non dovessero andare molto d’accordo!

I tessuti dell’epoca raffinatissimi spesso incorporavano filati metallici d’oro e d’argento che aggiungevano una lucentezza vibrante.

Bridgerton, foto Liam Daniel/Netflix 2020
dal film Emma, 2020
dal film Emma, 2020

Da notare come i tessuti dei tendaggi tornassero spesso negli imbottiti e sulle pareti. Venivano ripresi negli stessi tessuti o solamente in rimandi raffinatissimi di colori.

Grande importanza veniva riservata anche ai pavimenti e ai tappeti: mentre negli ambienti di rappresentanza, come saloni e ingressi, i pavimenti venivano decorati con materiali preziosi e intarsi meravigliosi e lasciati a vista. Nelle stanze private invece i pavimenti (spesso in legno) erano coperti da tappeti per rendere più confortevole e caldo l’interno.

Paraventi

La moda dei paraventi risponde bene all’eleganza sobria e funzionale tipica inglese. I paraventi arrivarono dalla Cina in Europa fin dal tardo Medioevo, e si evolvettero fondendosi con forme e decori europei. Parallelamente però tra XVII e XVIII secolo, molti paraventi furono importati dalla Cina e iniziò un vero collezionismo per i paraventi laccati, opere d’arte esotiche.
Sinceramente non mi ero mai soffermata molto sul nome “paravento”, a farmici pensare è stata una scena del film Emma (2020), i paraventi erano sicuramente bellissime decorazioni ma anche arredi molto funzionali per riparare dagli spifferi! Ovviamente poi venivano usati anche per dividere una stanza, per rendere più privato il cambio delle signore, schermare delle zone…

dal film Emma, 2020

Divani, poltrone e ottomane

I salotti erano sicuramente i protagonisti della vita sociale dell’epoca, grande importanza quindi per le sedute. Sedute come il triclinio in legno e pietra con cuscini, erano note fin dagli antichi egizi, greci e romani ma il divano come lo conosciamo oggi, quindi una seduta imbottita a due o più posti, si diffonde con il Barocco, in Francia nel ‘700. Nati dalla fusione di più poltrone, hanno struttura in legno con seduta intrecciate in cuoio o canna.
Il nome “divano” sembra derivare dall’etimologia araba dīwān e che fosse stato veicolato dalle sedute imbottite dove sedevano gli scribi negli uffici amministrativi dell’Impero Ottomano.
In Francia, e poi in Europa, prende diversi nomi a seconda della forma come il Causeuse (chiacchierone) di Luigi XIV o la Marquise (poltrona doppia) dello stile Luigi XV e il Canapè. Il Rococò e poi il Neoclassico alleggeriscono le linee dei primi divani e il decoro si fa più sobrio e la struttura più sottile.
Sicuramente la comodità di quei divani non è quella che conosciamo noi oggi, la seduta rigida costringeva a una postura eretta adatta all’epoca e agli abiti… bisognerà aspettare la rivoluzione del design anni ’60 per minare la compostezza del “salotto buono”!

dal film Emma, 2020

Oltre ai divani fondamentali negli interni sono anche le poltrone, quelle a pozzetto, con schienale basso e completamente “chiuso” o le bergère, le classiche poltrone imbottite con schienale alto.

Bridgerton, foto Liam Daniel/Netflix 2020

Da non dimenticare l’ottomana! Oggi la chiameremmo “daybed”, una sorta di divano-letto ante litteram, una panca imbottita. Spesso aveva cuscini rotondi che potevano spostarsi e fare da schienale o guanciali. Le troviamo spesso negli interni Regency, come sedute centrostanza nei saloni oppure più piccole, nelle camere, ai piedi dei letti.

Bridgerton, foto Liam Daniel/Netflix 2020

Tavolini, scrittoi, toelette, angoliere, settimanali…

Abbiamo detto che i mobili nel corso del ‘700 e ‘800 si fanno più piccoli e funzionali. Nei salotti possiamo vedere come i divani siano sempre accompagnati da tavolini, anche per la necessità di avere candelieri vicini o poter appoggiare la tazza di tè, il libro di poesie o il ricamo in cui la signora era intenta. Nelle stanze i settimanali, mobili con sette cassetti, erano nati proprio per avere il necessaire quotidiano ben organizzato. Gli angoli delle stanze vengono sfruttati e riempiti dalle angoliere (appunto “mobili ad angolo”). Nelle stanze non possono mancare gli scrittoi, per lui e per lei dove scrivere lettere e messaggi segreti!
Nelle stanze delle signore compare la toeletta, il vanity table, il mobile dotato di specchio dove potersi pettinare e truccarsi.
Oltre a questi “piccoli mobili” continuano ad esserci comò, credenze, trumeau, ribalte, vetrine… i mobili più grandi, protagonisti degli arredi classici.

I legni più usati nello stile Regency:

I legni tipici dello stile Regency sono scuri e lucidi, fra tutte le essenze, la più usata è il mogano, ma anche il ciliegio, la radica e il bois de rose in mobili finemente intarsiati. Attenzione: il “legno di rosa” non ha direttamente a che fare con le rose, è il legno di palissandro, un albero dal legno profumato che ricorda il profumo delle rose!

Lampadari in cristallo

Chandelier in cristallo facevano bella mostra di sé sopra tavole o nei saloni.
Attenzione, ovviamente con lampadario implicitamente pensiamo all’energia elettrica, dotazione che arriverà nelle case private solo dalla fine ‘800 e su larga scala a inizio ‘900. Prima si usavano lampade a gas e candele al posto delle lampadine.
Per questo fate caso negli interni a una grande presenza di candelabri sulle tavole, camini, mensole e anche a parete.

Argenteria, servizi da tè, candelabri, alzatine

Siamo nell’epoca e nel regno del tè come evento sociale, grande sfoggio quindi di servizi di porcellana decorata finemente a mano e vassoi d’argento. Fate caso alle tavole meravigliosamente e riccamente imbandite, posate, sottopiatti, zuppiere, vasi… l’argenteria è protagonista.
Senza dimenticare che argento e vetro creano anche quel gioco di riflessi che sulla tavola crea l’atmosfera magica d’altri tempi.

dal film Emma, 2020

Eccoci alla fine di questo tuffo nello Stile Regency inglese partendo dai bellissimi interni della serie TV Bridgerton. Abbiamo visto la storia dello stile, quali sono gli elementi fondamentali. Nel prossimo post parleremo di come si può arredare una casa moderna ispirandosi allo Stile Regency senza ricreare un interno d’epoca!