Esselunga festeggia i 25 anni della carta Fidaty e dei Punti Fragola. Per farlo ha chiesto a Rossana Orlandi, gallerista milanese e tra gli occhiali i volti più noti del design, di creare una selezione speciale per un catalogo premi interamente dedicato al design.

25 oggetti di design, uno per ogni anno della carta Fidaty, prodotti esclusivamente da aziende italiane.

“Abbiamo deciso di far diventare questa Capsule un’ulteriore opportunità di riscossa per le Aziende italiane. Ho scelto sì nomi internazionali fra i designer ma la produzione italiana. Ho voluto inserire anche gli Artigiani che, più di altri, hanno ora un grande bisogno di riprendere fiato.” Rossana Orlandi

La selezione di Rossana Orlandi riunisce nomi mitologici del design come Gio Ponti, Enzo Mari e Vico Magistretti, a designer contemporanei.
Si trovano Gio Ponti per FontanaArte e SambonetAlessi con Andrea Branzi, Artemide per Vico Magistretti, Kartell con Anna Castelli Ferrieri, Danese con Enzo Mari, Davide GroppiOluce con Joe ColomboZanotta con lo storico trio Gatti-Paolini-TeodoroBosa con Patricia Urquiola, Campeggi insieme a Denis Santachiara, le ceramiche decorate a mano di Nicola Fasano disegnate da Paola Navone, Internoitaliano per Giulio Iacchetti, Magis assieme a Eero Aarno,  Opinion Ciatti per Bruno Rainaldi, Scai collection con Martinelli Venezia, Seletti per Studio Job…
Qui potete sfogliare l’intero catalogo.

La mia selezione della selezione della Rossana Orlandi?

Ecco i miei 9 preferiti in ordine di apparizione sul catalogo (quasi tutti pezzi storici):

Mobile Componibile, Anna Castelli Ferrieri, Kartell, 1967

Nella nuova versione in tecnopolimero termoplastico riciclato in arancione, bianco e nero.
4000 punti +37€ / gratis con 7.700 punti
Prezzo al pubblico 137€

Lampada da tavolo Bilia, Gio Ponti, FontanaArte, 1932

(attenzione che si tratta della versione “mini” della lampada)
In nero: 7000 punti+70€ / gratis con 14.000 punti
Prezzo al pubblico 275€
In ottone: 8000 punti+90€ / gratis con 17.000 punti
Prezzo al pubblico 325€

Lampada portatile Tetatet, Davide Groppi, 2013

9.000 punti+99€ / gratis con 18.900 punti
Prezzo al pubblico 359,90€

Lampada da tavolo Mezzachimera, Vico Magistretti, Artemide, 1969

10.000 punti+179€ / gratis con 27.900 punti
Prezzo al pubblico 590€

Lampada da terra Coupè 3321, Joe Colombo, Oluce, 1967

Forse la mia icona preferita del catalogo.
15.000 punti+289€ / gratis con 43.900 punti
Prezzo al pubblico 967€

Calendario perpetuo Timor, Enzo Mari, Danese, 1967

Quello che al 99% prenderò (come taaaanti di voi!)
2.500 punti+30€ / gratis con 5.500 punti
Prezzo al pubblico 109€
Nelle Pillole di Design n. 1 tra le  storie in evidenza su Instagram trovate la sua storia.

Poltrona Sacco, Gatti-Paolini-Teodoro, Zanotta, 1968

9.000 punti+89€ / gratis con 17.900 punti
Prezzo al pubblico 359€
In questa Pillola di Design su IGTV trovate la sua storia.

Installazione luminosa Halo Evo, Mandalaki Studio, 2019

25.000 punti+499€ / gratis con 74.900 punti (il premio più “caro”)
Prezzo al pubblico 1350€

“L’attenzione al bello, la cura per i dettagli, la passione per le arti e la volontà di valorizzare il made in Italy sono da sempre una peculiarità di Esselunga. Ne sono un esempio i negozi che portano la firma di grandi nomi dell’architettura italiana” Roberto Selva, Chief Marketing & Customer Officer di Esselunga. Sapete che alcuni supermercati Esselunga sono stati firmati da architetti come Mario Botta, Luigi Caccia Dominioni, Vico Magistretti e Ignazio Gardella (che ne ha disegnati più di 40!), Renzo Piano (a Legnano nell’area dell’ex Cotonificio Cantoni)?
Architettura ma non solo: il logo Esselunga è stato disegnato da Max Huber nel 1957,
grafico e designer svizzero che tra i tantissimi altri, ha creato anche il logo de La Rinascente. Il logo iniziale riportava “Supermarket” con una S lunga, da qui i milanesi hanno inziato a chiamarlo così fino a quando, qualche anno dopo non è diventato proprio il nome ufficiale.

Dall’alto a sinistra: Vico Magistretti, Esselunga di Pantigliate. Mario Botta, Esselunga di via Canova, Firenze. Renzo Piano, Esselunga Legnano. Logo di Esselunga nel 1957 di Max Huber.

Anche Gio Ponti disegnò un negozio Esselunga: “Nel 1960 -racconta Caprotti- quando l’azienda costruì il suo quarto negozio a Milano, il primo su un lotto di terreno libero, ci avvalemmo della collaborazione di Gio Ponti”. A lui si deve l’ideazione di un “piccolissimo” negozio di 800 mq che presto è diventato obsoleto e fu abbattuto”.

È già possibile richiedere i premi del catalogo e sarà possibile farlo fino all’11 aprile 2021. Unico neo: Esselunga purtroppo non è presente sull’intero territorio nazionale. Amici senza Esselunga, mi dispiace!!