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Ci siamo, domani apre Expo. Questa sera ci sarà l’inaugurazione ufficiale con concerto in Piazza Duomo di Andrea Bocelli. Domani alle 10 Expo aprirà i cancelli. Vi starete tutti chiedendo… ma i cancelli saranno pronti? Pronti o non pronti hanno giurato e spergiurato che i padiglioni saranno tutti aperti. 

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Expo, di cosa parliamo? Expo è l’Esposizione Universale che Milano ospiterà dal 1 maggio al 31 ottobre. Nutrire il Pianeta – Energia per la Vita. Per 6 mesi Milano sarà una vetrina mondiale in cui i Paesi mostreranno le proprie risorse per rispondere a questa grande problematica: “garantire cibo sano, sicuro e sufficiente per tutti i popoli, nel rispetto del Pianeta e dei suoi equilibri”. Sto citando Expo. Quindi Expo in Italia = cibo ma non perché Italia = pizza (e mandolino) ma dovrebbe essere un grande palcoscenico su cui confrontarsi con questa grandissima problematica mondiale.

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Ci riusciranno? La qualità dei progetti sarà alta? Per rispondere a queste domande dovremo andare a vedere di persona! Expo non mi affascina. Non sono un’entusiasta, anzi, Expo mi fa solo temere il peggio. Ma andrò a vederlo e ve lo racconterò! Ah, ovviamente non ci vado domani. Quindi state calmi perché farò una partenza intelligente… ci andrò a evento ben avviato… per essere sicura che abbiano finito tutti i benedetti padiglioni e infrastrutture e perché vorrei evitare la folla più o meno entusiasta.

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Per Milano sarà una dura prova sicuramente. Atm ce la farà? La metropolitana di Milano collasserà su se stessa? Quanti scioperi faranno? La città accoglierà debitamente i turisti? Arriveranno le orde di turisti tanto attese? Ma chi è il turista che va a visitare Expo? Gli ignari turisti ce la faranno a non farsi fregare dagli avvoltoi che girano forsennatamente attorno a Expo? Ma perché continuiamo a dire Expo a Milano quando è più Expo a Rho? Ad agosto Milano sarà popolata da turisti disperati perché sarà tutto chiuso? Ho queste e altre mille domande.

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Parliamo di numeri: la superficie espositiva di Expo è di 1,1 milione di metri quadrati (Magic Kingdom a Disney World, Orlando = 433.000 m2), ogni giorno verranno ammessi “fino” a 250 mila visitatori. State tranquilli, dovreste farcela. Per fare dei paragoni: lo stadio di San Siro ne può accogliere 80.000, a Disney World nei giorni di massimo flusso ce ne sono 60.000. Il padiglione Italia è il più grande, ovvio, è casa nostra e quindi manie di grandezza: 13.000 metri quadrati.

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Perché ho fatto paragoni con Disney World? Perché è così che mi immagino Expo, un enorme parco divertimenti a tema cibo. C’è addirittura la mascotte: Foody, per l’appunto commissionata alla Disney, ne avevamo bisogno? Chissà. Tutti i giorni, due volte al giorno ci sarà pure la sfilata (Disney Style) di Foody e tutta la sua “famiglia”: Josephine Banana, Piera la Pera, Rodolfo il Fico, Gury l’Anguria, Manghy il Mango, Pomina la Mela, i Rap Brothers (tre ravanelli), Guagliò l’Aglio, Arabella l’Arancia, Max Mais, Chicca la Melagrana e Julienne Zucchina. Non me li sono inventata, ve lo giuro. Pensate che Guagliò l’Aglio se lo potevano risparmiare? Mi ero già fermata a Rodolfo il Fico. Ma non fa neppure rima! I nomi sono stati decisi dai bambini “attraverso un sondaggio on-line sul sito ufficiale della manifestazione”. Ho i miei dubbi. Forse quel giorno i bambini erano al parco a giocare e non erano connessi. Oppure abbiamo mal riposto le nostre speranze nelle generazioni future.

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Parteciperanno 145 paesi da tutto il mondo, ognuno con una sua esposizione e progetto. Tanti però gli assenti, per citarne solo alcuni: Canada, Islanda, Portogallo, Sud Africa, Australia, gli Scandinavi.

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Ho notato un grande trend: il caffè. Yemen, Ruanda, Etiopia, El Salvador e Timor-Leste (anch’io ho dovuto googolarlo) lo portano come protagonista dei propri padiglioni.
Camerun, Ghana e Sao Tomè e Principe portano il cacao.
Frutti di mare e agricoltura della Savana: Guinea Bissau.
Il Belgio porta la “cordialità”. Giuro.
L’Afghanistan? “Alimenti per la longevità”. Gli Afghani sono longevi?
Il Principato di Monaco? “Eccellenza solidale” – se la Svizzera non vi dà più conti blindati solidalmente, rivolgetevi qui.

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In nome della nostra italianità e di Milano via di acque (grazie Leonardo per i Navigli, ma questi entusiasti ancora un po’ e cercavano di portare il mare a Rho) c’è anche il Lake Arena. E cosa c’è nel Lake Arena? Ma l’Albero della Vita of course.
Vi sembra di aver già visto qualcosa di molto molto simile? Vi aiuto Sing..apore. Super Trees. Qui nel 2006 ne hanno costruiti ben 18. E non li hanno nemmeno fatti solo di bellezza: in realtà sono delle specie di “camini” di areazione per “refrigerare” le loro giga serre. Da Singapore ve ne avevo parlato velocemente in questo post.
Ah, ma anche sul nostro Albero della Vita in mezzo al Lake Arena ci saranno delle piante? Ma dai? Ah ma anche qui faranno giochi di luce? Ma va? Ah ma anche qui si può salire? Ah no, questo no. La terrazza panoramica c’è ma solo per “ospiti selezionati”. Comunque state tranquilli. Marco Balich, ideatore dell’Albero della Vita e direttore artistico del padiglione Italia non aveva mai visto i Super Trees di Singapore. Tutta farina del suo sacco. La sua ispirazione? I mosaici della Cattedrale di Otranto e il pavimento di piazza Campidoglio di Michelangelo. Marco Balich, se ci fosse un altro Expo manderei il curriculum per fare il direttore artistico. Se l’hai fatto tu così, posso fare di meglio.
Mi spiace solo per il consorzio di aziende Bresciane “Orgoglio Brescia” che ha realizzato questo benedetto Albero della vita rispettando perfettamente i tempi stabiliti (e questo con Expo equivale a parlare di miracoli) e si è accollata le spese (si parlava di 8 milioni di Euro, ora sembrano essere diventati 3).

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Cosa ci resta da fare? Andare a vedere con i nostri occhi. I biglietti sono in vendita anche on-line – anche se il sito ufficiale al momento sembra non rispondere. D’altronde manca ancora tutt’oggi, non c’è fretta, o magari i milioni di visitatori attesi stanno comprando tutti i biglietti in questo momento! Buona fortuna!

– (Today the post is in Italian only. I am sorry but I feel embarrassed, it’s full of cynicism and critiques… Italian proud!)