Come sono le case dei designer più famosi? Venite con me a scoprire la casa milanese della designer Serena Confalonieri tra pezzi storici e contemporanei.

La designer Serena Confalonieri vive a Milano nel quartiere di Lambrate in un loft su due livelli con il suo compagno Marcello e il cane Fausto.

Guardandosi intorno si ritrovano tantissimi elementi e oggetti che raccontano il suo lavoro. Interessante è notare il gioco di colori, l’accostamento dei materiali e, per una curiosa come me, osservare i dettagli, le collezioni, riconoscere le citazioni.

Lo spazio del loft è articolato dalla scala di ingresso in cemento che introduce nella zona giorno a due livelli. La zona pranzo infatti si trova sotto il volume dove è stata ricavata la camera da letto. Mentre la zona divano si apre a doppia altezza. Molto bello il dettaglio dei soffitti che non sono stati trascurati, fanno da quinta scenografica, nella zona ribassata sono di un grigio azzurro mentre nella parte a doppia altezza si tingono di verde. A completare la palette delle pareti un giallo delicato.

La cucina è Very Simple Kitchen con ceramiche disegnate da Serena Confalonieri in collaborazione con La Pietra Compattata. Interessante scoprire il vano ricavato nella parete divisoria dell’ingresso e il pavimento che da parquet si fa scuro e pratico.

Mi piace molto sbirciare nelle case dei designer contemporanei e scoprire quali oggetti dei Maestri del Design vivono con loro, quali icone del passato sono presenze importanti nel loro quotidiano e allora ecco Charles e Ray Eames con il loro appendiabiti colorato all’ingresso, la macchina da scrivere Olivetti Valentine di Ettore Sottsass, la lampada Falkland di Bruno Munari, i mobiletti Componibile di Anna Castelli Ferrieri per Kartell usati come comodini, il calendario Timor di Enzo Mari per Danese…

Bello riconoscere anche gli oggetti disegnati da Serena Confalonieri come il tavolino Ring per Saba, il tavolo da pranzo della collezione Zdora disegnata in collaborazione con Very Simple Kitchen e La Pietra Compattata. Mi piace moltissimo il modo in cui ha utilizzato il rivestimento in ceramica, non solo sulla superficie del tavolo ma l’ha fatta scendere lateralmente proprio a suggerire una tovaglia che la ricorda anche nella tradizionale decorazione geometrica. Attorno al tavolo le poltroncine Baba, sempre sue per MyHomeCollection, in cucina le applique Mata per MM Lampadari ispirate ai gioielli di Mata Hari e la lampada Layla, sopra il tavolo la sospensione Tropicana per Houtique, sul mobile la lampada da tavolo Lotus di Mason Editions, il vassoio Kyma disegnato per Sambonet, o le autoproduzioni dei bicchieri Calypso, dei vasi Nebula e Masai. Anche in bagno il mobile è suo, è Delfo, disegnato per Ceramica Celo.
mi fa pensare siano oggetti a lei particolarmente cari.

Avete notato la chicca in bagno? L’appendiabiti vintage di Roberto Lucci e Paolo Orlandini per Velca. Scommetto che tutti ce l’avete in mente ma in pochi sapevate il nome dei designer che l’hanno progettato! Ne parleremo, promesso!

Foto Beppe Brancato