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Domani, giovedì 19 gennaio, verranno poste a Milano le prime sei Pietre d’inciampo, piccole targhe in ottone nate da una iniziativa dell’artista tedesco Gunter Demnig per depositare, nelle strade delle città europee, un segno che si faccia memoria dei cittadini deportati nei campi di sterminio nazisti.
L’iniziativa è partita da Colonia nel 1995 e ha portato all’installazione di oltre 56.000 “pietre” in molti stati europei: Germania, Austria, Ungheria, Repubblica Ceca, Slovacchia, Polonia, Paesi Bassi, Belgio, Lussemburgo, Norvegia, Italia, Francia, Spagna, Svizzera, Grecia, Ucraina, Slovenia, Croazia, Romania e Russia.
Le pietre d’inciampo vengono poste davanti alla porta della casa in cui abitò la vittima del nazismo o nel luogo in cui fu fatta prigioniera, e su di essa sono incisi il nome della persona, la data di nascita, il luogo di deportazione e la data di morte se conosciuta. Queste “pietre”sono definite di “inciampo” non in senso fisico ma figurato, inducono chi vi passa vicino e vi si imbatte anche casualmente, a fermarsi e riflettere sugli orrori che furono compiuti.
Camminiamo per strade, viviamo in palazzi, entriamo in negozi che hanno visto gli orrori della guerra, la città custodisce una memoria che la ricostruzione deve perpetuare perché non possiamo dimenticare.
Domani a Milano verranno posate le prime sei Pietre d’inciampo della città, tre dedicate a deportati razziali e tre a deportati politici grazie alla splendida iniziativa dei ragazzi di terza media della scuola Quintino di Vona – Tito Speri di Milano che stanno realizzando una vera mappatura del territorio, ricercando le tracce di quel che è accaduto in un passato non così lontano.
Una sorta di museo diffuso della memoria, dal centro alla periferia che ricorda le vittime delle deportazioni, ebrei ed oppositori politici, che non sono più tornati dai campi di concentramento.
Seguite i ragazzi della Quintino di Vona su Facebook e se potete non perdete la posa delle prime Pietre d’inciampo alle ore 12 in Corso Magenta 55.
Foto Pietre d’inciampo Radio Colonna.