This post is also available in English
Le avrete notate nelle più belle cucine dei magici mondi di Pinterest e Instagram dove tutto è perfetto ma niente è a caso. Strane caraffe in vetro, filtri in carta, il tutto capace di dare un tocco di fascino alchimista. Cosa estrarranno da quegli “alambicchi” così belli, capaci di arredare così tanto? Caffè!
Non chiamatelo caffè americano, il caffè fatto col filtro è una vera filosofia! Per un approccio slow alla vita, per godersi non solo una buona tazza di caffè che presenta aromi e caratteristiche che fanno apprezzare meglio tostatura e miscela, ma per apprezzare anche il momento della preparazione con gesti calmi da vivere quasi come un rituale di piacere.
Si chiama “pour over”, letteralmente significa “versare sopra” ed è un modo diverso di fare il caffè.
Si parte innanzitutto da grani di caffè appena macinati, per chi ama questo genere di caffè la scelta del tipo di miscela è molto importante. Si prepara il filtro (ho scoperto che è fondamentale lavarlo con acqua calda prima dell’uso), vi si mette la giusta dose di caffè – intanto si mette a bollire l’acqua e poi si versa pour over lentamente sul caffè. La magia avverrà circa in 2 minuti, l’acqua scenderà lentamente attraverso il caffè macinato, il filtro farà il suo lavoro e il caffè inizierà a scendere lentamente.
Più leggero dell’espresso ma non è un caffè americano (che al bar viene preparato allungando con acqua caldo un espresso). È più vicino alla preparazione di tè e infusi. Non sarà infatti un caso che tra le marche produttrici di set per il caffè filtro ci siano diverse aziende giapponesi, maestri della cerimonia del tè e cultori dei gesti lenti. All’estero esistono bar esclusivamente dedicata a questa preparazione.
Dopo Stati Uniti, Nord Europa, Asia e Australia, il caffè pour over si sta diffondendo anche in Italia. Tra gli appassionati c’è la mia cara Francesca di The Bluebird Kitchen, le ho chiesto di dirci perché lo preferisce e cosa significa prepararsi un caffè pour-over:
“Per me il caffè è un piccolo rituale, me ne concedo solo uno al giorno, la mattina appena alzata, mentre recupero le idee e mi preparo lentamente alla giornata da affrontare. È un momento tutto mio che deve essere caldo e lungo, quasi a sospendere quell’attimo e protrarlo il più a lungo possibile. Ecco perché amo il caffè filtrato, perché è più leggero dell’espresso, assomiglia quasi ad un infuso, dura a lungo ed è la bevanda perfetta per accompagnarmi dolcemente in una nuova giornata”
Scegliere il caffè filtrato è un po’ scegliere un modo di vivere, un ritmo lento, uno slow living che ci permetta di ritrovare equilibrio ed energie. Se fate caso tutte le cucine “Pinterest” in cui abbiamo avvistato gli strumenti per preparare questo tipo di caffè sono tutte cucine che si ispirano a un ritorno della tradizione, materiali naturali, tanto legno, plastic free, si sente un gusto per le ceramiche realizzate a mano, taglieri esposti ad arte, la natura che entra in casa.
I kit per il caffè filtro sono oggetti bellissimi, minimali, leggeri, sceglierli significa scegliere uno stile di vita o almeno ricercarlo nell’estetica.
Ora sono davvero curiosa di assaggiarlo e mi piacerebbe moltissimo esporre una caraffa per pour over su una delle mie mensole della cucina!
Ci sono kit per il caffè filtrato bellissimi, come quello di Ferm Living, da poche decine di euro fino a kit preziosissimi. C’è anche chi propone di realizzarlo fai-da-te! Potrebbe essere un’ottima idea regalo per Natale, non solo un oggetto per la cucina, ma anche un augurio a rallentare e scegliere uno stile di vita più equilibrato. Già mi immagino una bella scatola con dentro il kit per preparare il caffè e anche qualche miscela da provare!
Se siete a Milano trovate diversi kit bellissimi nel negozio Starbucks Reserve in piazza Cordusio.
Cosa ne pensate del caffè filtro? L’avete assaggiato o ne siete già appassionati?
Foto cover Little Coffee Place