L’ultimo progetto di Achille Castiglioni sembra chiudere il cerchio di una vita passata a progettare. Nel 2001, Achille Castiglioni aveva pensato insieme a Gianfranco Cavaglià, amico e collega storico, un set da scrittura. L’ultimo progetto di Achille Castiglioni è dedicato agli strumenti con cui si progetta, quegli strumenti che rappresentano il rapporto più diretto con il progetto.

“Nella quotidianità del fuori studio, a necessità di una matita, se non compariva subito in mano, mentre frugava in tasca, con tono fermo, Achille Castiglioni domandava: non abbiamo una matita?” Gianfranco Cavaglià, “di” Achille Castiglioni, Ed. Corraini

L’eredità di Castiglioni è immensa, una vita di progetti per tutti – pensate all’interruttore rompi-tratta – e di grandi progetti diventate icone del design famose in tutto il mondo. Sapete che la lampada Arco, progettata nel 1962 con il fratello Piergiacomo per Flos è l’oggetto più famoso e venduto del design italiano tanto da ottenere nel 2007 la tutela del diritto d’autore al pari di un’opera d’arte? Qui trovate la storia della Lampada Arco.

Ma c’è qualcosa che la famiglia e la Fondazione Achille Castiglioni ha custodito gelosamente come un piccolo tesoro per vent’anni: i prototipi in legno realizzati da Pierluigi Ghianda dell’ultimo progetto di Achille Castiglioni, avvolti in un panno nero come dei gioielli.

Castiglioni e Cavaglià avevano fatto realizzare alla Bottega Ghianda i prototipi e Pierluigi Ghianda consegnandoli, aveva detto “non ve li produrranno mai!”. La forma trilobata, perfetta per accogliere le dita nel gesto dell’impugnatura, era impossibile da replicare industrialmente a costi contenuti.

Negli anni il progetto è stato discusso ma la realizzazione semi-artigianale avrebbe creato oggetti da collezione, ben lontani dallo spirito dell’industrial design che ha sempre contraddistinto Castiglioni.

E poi nel momento storico meno ottimista di sempre, gli astri del design industriale si sono allineati ed ecco arrivare l’occasione giusta con l’azienda giusta: una startup di giovanissimi con una passione e voglia di fare speciale, Ego.M.
Per darvi un assaggio di chi sono questi nove ragazzi che durante il lockdown, nel momento di massima chiusura della storia, hanno aperto un’azienda, Ego.M sta per Eccentrico Grintoso Orgoglioso, ma anche Elegante Giovane Organizzato. La loro peculiarità è la ricerca e l’utilizzo di materiali e tecniche produttive innovative.

Ho chiesto ai ragazzi di Ego.M cos’ha rappresentato per loro avere la possibilità di realizzare l’ultimo progetto di Achille Castiglioni:

Essersi trovati fra le mani l’ultimo progetto di Achille Castiglioni ed aver avuto la fortuna di poterlo analizzare, interpretare e realizzare non può che essersi tradotto in un grande senso di responsabilità. Questo ci ha inevitabilmente spinti a studiare e ad approfondire con ancora più umiltà e attenzione il progetto ma soprattutto a fare ricerca: sul materiale, sulla tecnica di produzione, sulle tipologie di scrittura e su come poi implementare il progetto stesso. Ci siamo proposti, come in tutti i nostri lavori, di rispettare l’autenticità dei valori e delle volontà originali dei due progettisti, la democraticità prima fra tutti, (in quanto valori e volontà alla base anche di Ego.M stesso).
Il percorso intrapreso assieme a Fondazione Achille Castiglioni e Gianfranco Cavaglià ci ha permesso non solo di trovare confronto, scambio costruttivo e ispirazione, ma anche di conoscere più da vicino Achille, la sua vita, i suoi approcci alla progettazione e il suo modo di fare design.

Eh sì, sono totalmente d’accordo con questa bella risposta. Un’occasione enorme che porta una enorme responsabilità. Durante le fasi di progettazione i ragazzi sono stati affiancati e guidati da Gianfranco Cavaglià in persona – ho adorato sentire l’emozione con cui parlavano di questi scambi e confronti con Cavaglià.

“Ci piace pensare che il Maestro, ma per noi oggi un po’ più “Achille”, avrebbe preso l’oggetto in mano, studiato i dettagli – magari anche smontandone alcuni pezzi – accarezzato la superficie per capirne le caratteristiche tattili, forse anche poi buttato a terra per verificarne la solidità, e finalmente impugnato per incominciare a disegnare… con un sorriso, divertito, da bambino.” Ego.M

Perché una forma trilobata?

La forma trilobata ad archi studiata da Castiglioni e Cavaglià rappresenta la vera alleanza tra mente, mano (le dita) e oggetto, oltre ad avere la caratteristica di non rotolare sul tavolo... mai un oggetto che non sia prima di tutto funzionale! L’intelligenza e l’ironia sono sempre caratteristiche protagoniste in ogni progetto firmato Castiglioni!

Come si realizza la forma trilobata in maniera industriale per contenere i costi? Con la stampa 3D!

La tecnologia ha aiutato nel trovare nella stampa 3D la risposta a questa domanda. Per anni la produzione industriale a prezzi contenuti di questa forma trilobata era semplicemente impossibile. Grazie alla stampa 3D si è trovato un nuovo modo che non prevede nemmeno scarti di lavorazione!

Quale materiale usare?

Questa l’altra domanda, quale materiale scegliere nel rispetto dell’idea che il materiale deve sempre essere funzionale. E qui c’è stato il colpo di genio: il grafene, materiale che si ottiene dall’esfoliazione della grafite.

Praticamente una matita, fatta di matita!

Il grafene con il suo ridottissimo spessore di un solo atomo (0,3 nanometri), è oggi la sostanza più sottile del mondo.

Trovata la tecnica di produzione e il materiale da usare, Ego.M e Fondazione Achille Castiglioni, sono riusciti a mettere in produzione il set da scrittura, l’ultimo progetto di Achille Castiglioni.

Il set da scrittura Cento3 è composto da tre pezzi: il matitone (oggetto imprescindibile per oggi architetto/progettista), la micro-mina e la penna stilografica “pocket”.

Vi state chiedendo perché il nome “Cento3”? La scelta del nome di un progetto è essa stessa progettazione. Non poteva essere banale e, come vi dicevo prima, c’è stato un allineamento degli astri del design per cui oggi, giorno in cui la collezione viene presentata e messa in vendita, è il compleanno di Achille Castiglioni, 103 anni!
Ma 3 anche come le dita, 3 gli strumenti di scrittura realizzati, 3 le generazioni coinvolte e 3 gli attori in questo progetto: Fondazione Achille Castiglioni, Gianfranco Cavaglià ed EGO.M.

Oggi, giorno in cui la collezione viene presentata e messa in vendita, è il compleanno di Achille Castiglioni, 103 anni!

Un bel regalo che i figli, Giovanna e Carlo – rispettivamente Vice Presidente e Presidente della Fondazione a lui intitolata e fondata nel 2012 – fanno ad Achille proprio oggi nel giorno del suo compleanno. Un progetto a cui anche la moglie Irma teneva tanto.

“Achille Castiglioni, nostro padre, amava disegnare, ma scriveva pochissimo. Una sua passione però erano i biglietti di auguri o di ringraziamento che disegnava, scriveva e progettava fin nei minimi dettagli con sua moglie Irma. Un lavoro di squadra dove, da una parte la mente e dall’altra la mano, formavano una combinazione perfetta! Ed è proprio Irma che più di tutti, ha sempre desiderato che l’ultimo progetto di Achille con il collaboratore e amico Gianfranco, venisse alla luce.” Giovanna e Carlo Castiglioni

Un progetto del padre rimasto in un cassetto che viene trovato dai figli (letteralmente dietro lo specchio!) e che lo realizzano… se ancora non vi siete commossi:

Immagino l’incontro tra Giovanna Castiglioni e i ragazzi di Ego.M.: devono aver fatto scintille! Quando si dice “dare un’occasione ai giovani”… non posso che applaudire lo spirito della Fondazione Achille Castiglioni che credo rispetti in pieno quello di Castiglioni, non posso che figurarmelo circondato da giovani appassionati, curiosi e con tanta voglia di fare, a indicargli la strada, quella del design. Credo che oggi Achille sia molto contento e orgoglioso di quello che la sua famiglia e questi ragazzi hanno realizzato nel suo nome e in quello dell’industrial design!

2001-2021. I due progettisti – classe 1918, Castiglioni, e 1945, Cavaglià – ritornano su questo progetto virtualmente insieme, con la “nuova generazione” del team Ego.M e con la Fondazione Achille Castiglioni, per terminare un progetto nato vent’anni fa e trasformare i prototipi in tre prodotti acquistabili da stasera alle 23.59 sul sito di Ego.M.
Inizierà poi la distribuzione in librerie, musei e luoghi di design!
Il costo sarà 50 euro per la micro-mina e il matitone e 65 euro per la stilografica. Direi idee regalo perfette per ogni progettista, appassionato di design e di cartoleria!

”Competenze di diverse discipline e interessi che trovano nel risultato di progetto del designer, il momento di sintesi espressiva di un grande lavoro collettivo” Achille Castiglioni

Tanti auguri Achille! Buon Cento3!