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Bric è la mostra che l’artista Nathalie Du Pasquier ha creato negli spazi dell’azienda di ceramica Mutina a Fiorano Modenese.
Se siete appassionati di design il nome di Nathalie Du Pasquier non vi è sicuramente nuovo. Nata a Bordeaux ma a Milano dal 1979 è stata tra i fondatori del gruppo Memphis (sempre qui si torna, ve l’ho detto!). Grandi campiture di colore e pattern sono il suo linguaggio privilegiato, ha lavorato tanto con i tessuti – favolosi i suoi arazzi – e ha persino fatto una collezione in collaborazione con American Apparel nel 2014 (trovate qualcosa su eBay o Depop…).
Con Bric Nathalie Du Pasquier ha creato un paesaggio geometrico pieno di colori partendo dal mattone, l’elemento base dell’architettura e delle costruzioni.
Fin da bambini giochiamo con i mattoncini e sperimentiamo forme e colori, Du Pasquier ha rielaborato il linguaggio delle sue celebri ceramiche e dei suoi dipinti con il laterizio.
La mostra nasce dall’idea di mattone in quanto elemento compositivo archetipico, il mattone è simbolo di connessione ed è nella sua individualità anche un’architettura perfetta.
“Il mattone è il modulo per eccellenza; piccolo, costa poco e con quello si può costruire tutto.” Nathalie Du Pasquier
MUT è lo spazio espositivo di Mutina all’interno dell’edificio progettato da Angelo Mangiarotti negli anni ’70. La visita alla mostra è anche un’ottima occasione per visitare la struttura d’autore!
“Un mattone è un modo di pensarsi nel mondo?”
“Sì, se pensiamo di essere ognuno un modulo che compone il mondo. È un’idea democratica, però noi non vogliamo pensare di essere uguali agli altri: siamo tutti mattoni molto irregolari, alcuni vogliono fare un muro, altri un castello, altri ancora un labirinto…” Sara Cosulich, curatrice della mostra, in conversazione con Nathalie du Pasquier
La mostra è visitabile su appuntamento fino al 19 giugno 2020, per informazioni: [email protected]
Foto Delfino Sisto Legnani (posso dire il mio fotografo d’interni preferito?!)