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La Serpentine Gallery è uno dei principali centri per l’arte moderna e contemporanea di Londra che sorge all’interno di Hyde Park. Ogni anno, fin dall’anno 2000, invita un architetto internazionale (che al momento della commissione non ha realizzato alcun progetto nel Regno Unito) a progettare il Padiglione estivo temporaneo, il Pavilion, aperto al pubblico gratuitamente da giugno a ottobre.
Dopo i danesi dello studio BIG – Bjarke Ingels Group, non perdetevi la puntata su Bjarke Ingels nella docu-serie Netflix Abstract, quest’anno la Serpentine ha invitato l’architetto africano Diébédo Francis Kéré.
Il progetto per il padiglione fa incontrare l’architettura occidentale con la tradizione africana e si ispira agli alberi del Burkina Faso, luogo natio dell’architetto. La struttura sarà caratterizzata da un ‘cortile’ a cielo aperto, dove i visitatori potranno godere delle giornate di sole ma che in caso di pioggia, si trasformerà in una spettacolare cascata, prima di far defluire l’acqua attraverso un sistema di drenaggio per l’irrigazione del parco. Come ogni anno ci si aspetta oltre 250.000 visitatori, tantissimi eventi e performance.
La storia di Diébédo Francis Kéré è bellissima: nato a Gando in Burkina Faso nel 1965, è stato il primo bambino del villaggio ad andare a scuola. Non essendoci una scuola nel villaggio a 7 anni è dovuto andare nella capitale dove è diventato falegname. Grazie a una borsa di studio è andato in Germania per un apprendistato e per poi iscriversi alla facoltà di architettura di Berlino. Nel 2004 si laurea e nello stesso anno completa il suo primo progetto: la scuola di Gando, il paese dove è nato vincendo l’importante premio Aga Khan Award for Architecture.
Tra gli altri suoi progetti, il temporary shop di Camper al Vitra Museum (2015)
Lo scorso anno era anche al Fuorisalone con la grande installazione nel cortile di Palazzo Litta:
Ecco alcuni tra gli architetti più famosi che hanno progettato il Serpentine Pavilion nelle varie edizioni: Zaha Hadid (2000), Oscar Niemeyer (2003), Alvaro Siza e Eduardo Suoto de Moura (2005), Rem Koolhaas (2006), Frank Gehry (2008), Ai Weiwei con Herzog & de Meuron (2012), Sou Fjumoto (2013), BIG (2016).
Enjoy!