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Anno nuovo significa buoni propositi, giusto? Ogni gennaio stilo liste piene di speranza, a volte posso depennare fiera il risultato raggiunto, altre volte un po’ meno. La pigrizia è la mia grande nemica quindi il proposito di andare in piscina neanche lo scrivo, sarebbe inchiostro sprecato!

Quest’anno non ho nessuna lista di buoni propositi, è più una nuova attitudine. Il tempo è poco, tra Tobia e il lavoro anche le energie rimanenti sono molto poche quindi la parola per il mio 2019 sarà: semplificare.

Semplificare tutto, a partire dalla spesa che non sono assolutamente capace di fare (anche voi vagate per il supermercato senza sapere cosa comprare, senza idee per cene e pranzi e puntualmente tornate a casa e il frigo rimane sempre vuoto o con ingredienti che non si incastrano neanche provando una cucina mix&match?!), passando dall’armadio e la casa.

Il primo passo l’ho già fatto: durante queste vacanze ho riordinato e ridotto il mio guardaroba. Ero partita dall’idea dell’armadio capsule, mi ero fatta spiegare tutto da Francesca di The Bluebird Kitchen, ho studiato gli schemi di Quasi Organizzata scoprendo il Progetto 333 (significa vestirsi per 3 mesi con 33 capi tutto compreso, vestiti, scarpe e borse). Chiamatelo decluttering o voglia di fare spazio, alla fine mi sono ritrovata con 5 sacchi di vestiti da dar via e 45 capi di abbigliamento nell’armadio. Sì, non ho centrato l’obiettivo dei 33 ma in questi 45 c’è tutto quello che possiedo dai jeans a maglioni, magliette e gonne da mettere questo inverno (ed è rimasto anche un numero minore di capi per l’estate!). Un enorme passo avanti considerando le mensole vuote che ora mi guardano perplesse!
I vestiti che ho deciso di non tenere sono andati alcuni ad amiche, altri nei contenitori per la raccolta della Caritas e quelli troppo rovinati nei bidoni dei tessuti da riciclare.

I prossimi armadi che voglio “diminuire” sono quelli della cucina, cosa me ne faccio di 120 ciotole e 423 tazze? Via, riduciamo!

L’obiettivo è fare spazio per le cose di Tobia – è incredibile quanto spazio occupino degli bambini così piccoli! – ma anche liberarmi di quello che non serve.

Giuro che la presenza della nuova serie di Marie Kondo su Netflix è una coincidenza. Anzi, ne ho guardato qualche puntata ma non mi piace nemmeno. Sarà che l’inizio di un nuovo anno porta sempre con sé il desiderio di ordine e organizzazione.

Comunque non voglio fermarmi qui, non è solo l’ordine che cerco. Vorrei ridurre anche il mio impatto ambientale. Meno plastica, e qui sto sempre seguendo i consigli di Francesca di The Bluebird Kitchen. Non so dirvi come sia possibile ma noi in casa produciamo tanta, troppa plastica ogni settimana. Confezioni, imballi… ogni cosa sembra venga venduta con della plastica da buttare. Non riuscirò mai ad arrivare a una quotidianità plastic free ma almeno voglio provare a ridurla!

È questo che intendo con “ridurre per dare di più“. Eliminare il superfluo, fare decluttering, per essere meno stressata dalle cose che affollano la mia casa per poter essere più rilassata e serena nella vita di tutti i giorni con i miei cari. Cercare di avere un impatto ambientale più basso, eliminare o almeno ridurre la plastica, fare una spesa più intelligente e rispettosa, perché il nostro Pianeta è troppo bello per essere sfruttato senza sosta!

Niente di straordinario, solo la voglia di iniziare dal mio piccolo.
Se avete consigli su come programmare il menù settimanale e fare spese intelligenti, sono tutta orecchie!