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Marsotto, azienda centenaria nella lavorazione di marmi e pietre naturali, ha chiamato lo studio giapponese Nendo per progettare il nuovo showroom a Brera, nel centro di Milano.
Il marmo nel progetto di Nendo si trasforma in pizzo con geometrie traforate e sovrapposizioni. Non manca il tocco gentile e ironico di Oki Sato che, modellandolo come creta, lo trasforma in materiale morbido e inventa una seduta in facciata, un regalo per la città di Milano.
Se mi avete seguito nella mini-Milano Design Week di settembre, avete sicuramente notato il mio entusiasmo per il nuovo showroom dell’azienda di marmi Marsotto in Largo Treves 2, Brera, progettato dallo studio giapponese Nendo. Trovate le storie in evidenza su Instagram.
Nendo è lo studio giapponese diretto e fondato da Oki Sato, la rock star del design, il mio designer contemporaneo preferito. Qui potete trovare l’intervista che gli feci qualche Fuorisalone fa: “Nendo: intervista a Oki Sato”.
Da Tokyo a Milano per creare un luogo d’incontro aperto a progettisti, architetti, designer ma anche privati per scoprire la varietà di materiali e le loro possibilità. Nendo non solo è riuscito a creare un universo, ma un vero percorso emotivo in un gioco di contrasti in bianco e nero, di pieni e vuoti.
Quando abbiamo incontrato Oki Sato per la definizione del briefing del progetto, abbiamo chiesto di rappresentare in un ambiente emozionale il nostro heritage aziendale enfatizzandone “l’artindustrialità” intesa come capacità di coniugare i gesti dei maestri artigiani con l’alta tecnologia attraverso intensi processi di ricerca sulla materia” Costanza Olfi, responsabile marketing di Marsotto
Nendo non è certo il primo incontro con il design contemporaneo di Marsotto, infatti nel 2010 l’azienda ha fondato Marsotto Edizioni, un marchio dedicato a complementi d’arredo realizzati interamente in marmo e disegnati da designer internazionali.
Proprio tra le Edizioni troviamo anche arredi firmati dallo studio Nendo dove anche qui, inclinando le gambe dà movimento a un tavolino in marmo!!!
L’ingresso scultoreo è un trionfo di marmo e della capacità tecnica nella sua lavorazione. Dalla facciata monumentale che riprende il bugnato del palazzo milanese, un portale in marmo chiaro introduce a un mondo sospeso tra bianchi e neri assoluti.
Pannelli traforati in marmo spessi 8 millimetri, introducono al piano sotterraneo, attraverso un passaggio scurissimo, a uno spazio che sembra un museo, una galleria d’arte dedicata al marmo.
Marsotto, un brand centenario, tra le eccellenze del made in Italy, dedicato alla lavorazione di marmi e pietre naturali, ha chiamato la mia star del design contemporaneo preferita. Non potevo certo resistere dal voler sapere di più, e così ho fatto qualche domanda a Marsotto, ecco la nostra intervista:
D. Come avete scelto di incaricare lo studio Nendo per la progettazione del vostro showroom nel cuore di Brera?
R. Con studio nendo avevamo già collaborato in precedenza per lo sviluppo di alcune linee di prodotto per la collezione Marsotto Edizioni ed alcune installazioni. Dopo aver scelto la location nello storico e rinomato quartiere di Design in Brera, sapevamo che Oki Sato, grazie alla sua particolare sensibilità ed empatia accompagnate dall’indiscusso talento artistico, sarebbe stato il progettista perfetto per il nostro spazio che attraverso il progetto architettonico voleva raccontare la tradizione e l’evoluzione dell’azienda in oltre cento anni di attività.
D. Com’è stato lavorare con Oki Sato e il suo studio? Il progetto è stato approvato fin dai primi schizzi?
R. È sempre un onore e privilegio poter lavorare con Oki e il suo staff; la realizzazione dei progetti dettagliati e avveniristici disegnati da studio nendo richiede un grande lavoro di ricerca che rappresenta per noi uno stimolo ad arricchire il nostro bagaglio di conoscenze, apportando parallelamente innovazione nei risultati raggiunti.
Dopo aver affidato ad Oki Sato l’incarico di progettare lo showroom, alla prima riunione si è presentato con un plastico del progetto in scala curato nei minimi particolari, già di per sé un capolavoro. La sua proposta iniziale includeva la facciata con la forma incava, volta a rappresentare fin dall’ingresso ed in chiave contemporanea, la tradizione dell’azienda nell’arte scultorea e l’abilità nella lavorazione del marmo. Il segno ironico della seduta che sta catturando l’attenzione di molti visitatori e passanti, è stato un elemento che ci ha entusiasmato e la sua approvazione è stata praticamente immediata. Con il periodo del lockdown abbiamo avuto più tempo a disposizione per dettagliare ulteriormente lo spazio, implementandolo di particolari inizialmente non previsti; il dialogo e l’interscambio di idee e proposte con lo studio nendo, ha creato una proficua sinergia che ci ha condotti alla realizzazione dell’attuale progetto dello showroom.
D. Avete notato un approccio giapponese al materiale marmo/pietra diverso da quello italiano?
R. L’approccio giapponese si distingue per la spiritualità e l’emotività che sa imprimere nella materia. Oki Sato ha progettato l’intero spazio con il suo caratteristico tratto elegante e leggero, rendendo l’ambiente luminoso in un’atmosfera eterea ed avvolgente.
La raffinatezza e la pulizia stilistica del progetto accompagnati da un linguaggio poetico e ironico, tipico giapponese, hanno incontrato perfettamente il nostro gusto in quella che era l’idea del nuovo showroom.
D. Come siete stati accolti dal distretto?
R. Inizialmente eravamo un po’ preoccupati per le reazioni che avrebbe potuto portare un elemento nuovo e così particolare all’interno di una via storica importante. Il vicinato invece, ci ha accolti con entusiasmo, molte persone sono venute presso lo showroom con la volontà di conoscerci direttamente. Non possiamo che essere contenti dei complimenti ricevuti e soprattutto di quest’accoglienza positiva in un momento così complicato.
Foto Hiroki Tagma – Marsotto