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Torna la Milano Arch Week alla Triennale di Milano fino a domenica 26 maggio 2019. L’edizione di quest’anno si intitola Antropocene e Architettura ed è in stretto dialogo con i temi della XXII Triennale di Milano, curata da Paola Antonelli (aperta al pubblico fino al 1° settembre 2019).

Cos’è l’antropocene? Antropocene è un termine coniato negli anni ’80 dal biologo Eugene F. Stoermer (premio Nobel nel 2000, non uno qualsiasi!) per indicare la nostra epoca geologica dove alle azioni dell’uomo sono attribuite le cause principali delle modifiche territoriali, strutturali e climatiche del pianeta.

La sostenibilità ambientale, lo sviluppo tecnologico, le trasformazioni sociali – al centro della XXII Triennale Broken Nature – sono snodi fondamentali della nostra era.
Considerato che entro il 2050 i due terzi della popolazione mondiale abiteranno in spazi urbani, non si può non cercare di riflettere su questi temi anche in una prospettiva urbanistica e architettonica.

La Triennale Milano insieme al Politecnico e al Comune di Milano, in collaborazione con Fondazione Giangiacomo Feltrinelli e la direzione artistica di Stefano Boeri, promuove questa Milano Arch Week con un palinstesto di incontri davvero interessanti con la presenza di grandi architetti della scena internazionale che culminerà alla Triennale sabato 25 maggio con due vincitori del Premio Pritzker: Rem Koolhaas (sabato 25 maggio ore 12) e Shigeru Ban (sabato 25 maggio ore 14). Due interventi da non perdere!

Shigeru Ban è “l’architetto delle emergenze”, le sue architetture con tubi di cartone e materiali poveri sono di veloce costruzione e sono spesso impiegate come ricostruzioni d’emergenza dopo disastri come terremoti e situazioni d’emergenza. Credo che lui possa avere tantissimo da dire sui temi di sostenibilità ambientale, uso di nuove tecnologie e materiali e di tessuto urbano. Al di là delle case o di strutture d’accoglienza Shigeru Ban ha realizzato anche chiese come la Cattedrale di cartone di Christchurch in Nuova Zelanda dopo la distruzione del terremoto del 2011. Qualche anno fa siamo stati in Nuova Zelanda e abbiamo visitato questa cattedrale, visto che Notre Dame rimarrà chiusa per anni al pubblico per i lavori di ricostruzione dopo l’incendio, sul piazzale verrà costruita una chiesa provvisoria, mi aspetto che sia proprio Shigeru Ban a realizzarla… chissà!

Tantissimi gli appuntamenti in calendario, vi segnalo in particolare: Mario Botta (stasera, mercoledì 22 maggio ore 18.30, Politecnico di Milano), Kunlé Adeyemi, architetto nigeriano, tra i suoi progetti c’è l’idea interessante di uno sviluppo urbano sull’acqua (mercoledì 22 maggio ore 19.30, Politecnico di Milano), Italo Rota e Cino Zucchi (giovedì 23 maggio ore 13, Gaggenau DesignElementi Hub), Andrea Branzi (sabato 25 maggio ore 18.30, Triennale Milano), Winy Maas – direttore dell’anno di Domus e tra i fondatori dello studio MVRDV che si interroga molto sulla sostenibilità e lo sviluppo urbano intelligente – in dialogo con Stefano Boeri e Joseph Grima – direttore del Triennale Design Museum (sabato 25 maggio ore 20.30, Triennale Milano), Paola Antonelli e Studio Formafantasma (domenica 26 maggio ore 16.30, Triennale Milano).

Come ogni anno durante la Milano Arch Week tornano anche i tour come gli ArchiScoot, gli itinerari urbani in motorino (sarà possibile guidare gratuitamente uno scooter elettrico) seguendo i percorsi proposti da Stefano Boeri. I percorsi quest’anno sono due, Marmi Milanesi alla scoperta delle architetture della città realizzate in marmo (sabato 25 maggio ore 9.30, partenza da Triennale Milano) e Regeneration & the City, un tour tra gli spazi e i progetti di rigenerazione urbana di Milano, da San Siro a Dergano passando per Quarto Oggiaro (domenica 26 maggio ore 9.30, partenza da Triennale Milano).

Per tutta la settimana dalle 19.00 alle 20.30 è possibile visitare la Torre Branca all’interno del Parco Sempione, a pochi passi dalla Triennale di Milano (escluso il giovedì e domenica 26 maggio solo dalle 9.00 alle 10.00).

Durante il weekend, 25 e 26 maggio 2019, si terrà anche l’evento internazionale Open House Milano che apre le porte a oltre cento luoghi solitamente chiusi al pubblico come palazzi storici e istituzionali, case private, studi di design, atelier d’artista… qui trovate l’elenco completo.

Non sarete a Milano? Niente paura! Con Open! Studi Aperti, studi d’architettura di tutta Italia aprono le porte al pubblico! Qui trovate l’elenco completo degli studi che aderiscono all’iniziativa.

 

Foto Micol Biassoni/Gianluca di Ioia (Triennale)