Sabato sono finalmente riuscita ad andare a vedere la mostra di Piero Fornasetti alla Triennale di Milano: 100 anni di follia pratica. L’attesa ha più che ripagato le aspettative! Bellissima e davvero interessante. Nel centenario della nascita di Fornasetti, è la prima retrospettiva italiana, a cura del figlio Barnaba.

On Saturday I finally visited the Piero Fornasetti’s exhibition at the Triennale, Milan: 100 years practical madness. Outstanding and very interesting exhibition. 2013 was the centennial of Fornasetti’s birth, this exhibition is the first Italian retrospective, curated by his son Barnaba.

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Fornasetti inizia nei primi anni ’30 la sua attività di pittore e stampatore. Colleziona libri, riviste, immagini come riferimento estetico fonte di ispirazione. Da subito sperimenta le diverse tecniche di stampa: incisione, litografia, monotipo…

In the early 1930s Fornasetti begun working as painter and printer. He collected books, magazines and images as aesthetic reference and sources of inspiration. He experimented various print techniques: engraving, lithography, monotypes…

 

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In mostra sono esposti anche alcuni suoi libri e faldoni… mi sono sentita così bene nel vedere che la mia passione per il ritaglio, per l’archivio di ogni immagine che mi ispira, abbia portato così tanti frutti nella creatività vulcanica di Fornasetti. Forse sono sulla giusta strada!

Some of his books and binders… I felt so well looking how my passion for cuttings and for archiving every images I like was so important to the active genius of Fornasetti. Maybe I am on the right way!

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La mostra trasporta direttamente sul pianeta Fornasetti: c’è il Fornasetti pittore, il Fornasetti stampatore, il Fornasetti collezionista (compulsivo), il Fornasetti decoratore.

The exhibition brings you directly on the Fornasetti’s planet: there is the Fornasetti painter, the Fornasetti printer, the Fornasetti (compulsive) collector, the Fornasetti decorator.

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La creazione di un oggetto seguiva questo processo: prima di tutto il disegno originale, veniva poi riportato sulla matrice di stampa in lastra litografica di zinco, la stampa colorata e infine il prodotto finito.

This is the creative process: first of all the original drawing, printing matrix on zinc lithography plate, the color model and the final object.

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La mostra è un incontro con Fornasetti e il suo punto di vista assolutamente originale, non solo per l’epoca ma anche oggi giorno. Piero Fornasetti ha compreso la complessità e il fascino eclettico della modernità e le ha dato forma.

The exhibition is like a meeting with Fornasetti and his absolute original point of view. He was not just original in his time but also today. Piero Fornasetti understood the complexity and the eclectic appeal of the modernity and shaped it.

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La variazione sul tema è uno dei modi di procedere che caratterizza gran parte della produzione di Fornasetti. Paradigmatica è la serie Tema e Variazioni, vera e propria icona dell’opera di Fornasetti. Il volto è quello della cantante lirica Lina Cavalieri (personaggio tanto interessante da meritare una mostra a sé stante!). Fornasetti l’aveva trovato riprodotto su una rivista francese dell’Ottocento e a partire dal 1952 l’ha riprodotto declinandolo in più di 350 variazioni.

Variations on a theme is a process that characterizes much of Fornasetti’s work. The Theme and Variations series is a real icon of Fornasetti’s production. The face is that of the opera singer Lina Cavalieri (so interesting woman to deserve an entire exhibition on herself!). Fornasetti found it in a nineteenth-century French magazine. Starting from 1952 he transformed Cavalieri’s face producing more than 350 variations.

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Molto bello l’allestimento aereo.

Beautiful the airy outfitting.

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La collaborazione con Gio Ponti, strettissima tra il 1950 e il 1960, riporta la decorazione al centro dell’attenzione. E però una decorazione che non cerca di impadronirsi della forma dell’oggetto decorato, questo rimane semplice e funzionale, ma si instaura un rapporto di sovrapposizione e spesso ironico.

The collaboration with Gio Ponti, became very close between 1950 and 1960. It returned decoration to the centre of attention. But it is a design that does not attempt to appropriate the form of the decorated object, which remains simple and functional. Fornasetti’s style establishes with the object’s form a relationship of adaptation, of overlap and irony.

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Il paravento, elemento decorativo mobile e teatrale, si adatta perfettamente ai giochi illusionistici e diventa dai primi anni ’50 uno degli oggetti d’elezione di Fornasetti. La sua superficie lineare è ideale per la decorazione e il trompe-l’oeil.

The screen, decorative mobile and theatrical element, is perfect for illusionistic tricks. From the early 1950’s Fornasetti chose it as one of his favorite element. The linearity of screen is ideal feauture for decoration and trompe-l’oeil.

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La tendenza a creare un arredamento “totale” a dare luogo ad uno spazio teatrale, illusionistico, è insita in tutte le sue creazioni. Philippe Stark, appassionato di Fornasetti, descrive la sua particolarità riconoscendo che il lato tridimensionale è espresso in due dimensione. Puramente grafico.

The desire to create a “total” design, creating a theatrical, magical space, is innate in all Fornasetti’s works. Philippe Stark, an ardent fan of Fornasetti, noted that the uniqueness of Fornasetti’s work lies in its three-dimensional aspect expressed in two dimensions. It’s purely graphic.

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Pezzi famosissimi della produzione di Fornasetti sono i vassoi e i portaombrelli. Il vassoio è l’oggetto che presenta più variazioni in assoluto: più di 460 decori! L’allestimento rende benissimo l’idea della varietà e della quantità di possibilità!

Super famous pieces of the Fornasetti’s work are trays and umbrella stands. The tray is the object that truly presents the most variations: more than 460 decorations! The exhibition set-up makes clear the idea of variety and how many possibility there are!

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I portaombrelli vengono prodotti principalmente dai primi anni ’50 ai ’70 e sono la dimostrazione della libertà creativa di Fornasetti e allo stesso tempo della sua predilezione per le forme razionali: si prestano perfettamente ad accogliere una decorazione illusionistica.

Umbrella stands were mostly produced between the early 1950’s and the 1970’s. They demonstrate his creative freedom while maintaining his preference for rational forms: umbrella stands are ideal for a magical design.

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Il mondo magico di Fornasetti. I suoi arredi totali sono delle vere e proprie scenografie teatrali. Luoghi caleidoscopici, di sogno e fantasia. Dove tutto è possibile, dove vestigia antiche, fiori e pesci convivono in un equilibrio magico.

The magical world of Fornasetti. His total interior decoration are truly theatrical scenic design. Kaleidoscopic places of dreams and fantasy. In these place everything is possible: ancient ruins, flowers and fishes live together in a magical balance.

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La mostra resterà aperta fino al 9 febbraio. Da non perdere!

The exhibition will be open until February 9. Do not miss it!

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Images by ©Gucki – Fornasetti portrait courtesy Fornasetti Archive.